L’ultima fatica letteraria di Recalcati, raccoglie, evidenzia e collega le letture della sua formazione di psicoanalista, degli ultimi venti anni, esaltandone e presentando autori, filosofi, scrittori, e pensatori.
Questo libro, edito per Castelvecchi, offre un panorama finissimo, colto, d’autore che regala una carrellata di opere e dei lori autori con sempre fissi all’orizzonte due fari, Freud e Lacan, attraverso i quali si filtra e reinterpreta tutto e tutti.
Il “fil rouge” del libro è mettere in evidenza l’evoluzione della psicoanalisi, che l’autore ripropone proprio, attraverso la citazione delle opere più rilevanti dei massimi esperti del settore e non solo, infatti la trama del libro si sviluppa attraverso la citazione anche di opere di registri, poeti, scultori, pittori, giornalisti e fotografi.
L’incipit narrativo racchiude più che una convinzione una necessità che secondo l’Autore deve guidare lo psicoanalista per il quale “la lettura dei libri degli altri” è “pratica indispensabile alla propria formazione”.
Sottolinea Recalcati che, a differenza degli altri specialisti della salute – cita i dentisti – che sono tenuti agli aggiornamenti relativi alla propria tecnica, lo psicoanalista è tenuto anche alla lettura costante quale mezzo per rinnovare e ampliare il sapere già acquisito e metterlo a confronto con altri linguaggi e “universi di senso”.
Dalla lettura del libro emergono e si fissano, tra gli altri, temi quali “l’epoca dell’evaporazione del padre, la potenza della parola creatrice e generatrice, e soprattutto si affranca definitivamente – ripercorrendone l’evoluzione interpretativa – l’inconscio tanto temuto e bistrattato che è divenuto sano desiderio che genera e pacifica ogni rapporto con l’Io e con Gesù.
La copiosa bibliografia a corredo e supporto del libro fa, di quest’ultima fatica di Recalcati, un’opera preziosa a cui attingere per diverse ragioni.
In primis, approfittare del suo sforzo di lettore e studioso attento e capace di interpretare, autori e pensatori di difficile e faticosa (Lacan su tutti) comprensione, che infatti Recalcati decodifica e rende più fruibile al suo lettore.
Prendere spunto per ampliare la propria biblioteca personale e fare una lettura orientata.
Sfruttare la mole di autori, libri e opere citate quale fonte di ispirazioni per regali preziosi.
Tra i pensatori compaiono per citarne alcuni, tra gli altri: Franco Fornari, lo psicoanalista italiano più conosciuto e tradotto nel mondo; Elvio Facchinelli, lo psicoanalista italiano più originale e creativo degli anni settanta-ottanta; Eugenio Gaburri, un battitore libero della psicoanalisi; Anna Rosa Buttarelli, filosofa e femminista e Lucrezia Lerro che offrono ritratti opposti della femminilità.
Su Jacque Lacan, lo psicoanalista francese, uno dei massimi pensatori del novecento, Recalcati ricorda come il suo insegnamento sia stato orale, trasmesso attraverso i seminari che ha tenuto continuamente dagli anni 50 sino alla sua morte nel 1981 e che la sua consacrazione pubblica avvenne con la pubblicazione dei suoi Scritti nel 1966. Negli Scritti Lacan supera la vecchia concezione dell’inconscio e mostra come l’inconscio di Freud non corrisponde all’irrazionale romantico bensì è “ragione che sostiene l’istanza singolare del desiderio”. Lacan sottolinea che la psicoanalisi non deve puntare al raddrizzamento ortopedico dell’Io ma a far emergere la verità del desiderio inconscio come ciò che spiazza l’Io costringendolo a ridimensionare il suo narcisismo.