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Nazioni Unite: connessione internet diritto inalienabile

di Enrico Ferdinandi

Internet è diventato un mezzo importante nelle nostre vite non solo perché in grado di metterci in contatto con velocità con chi ci circonda, per darci informazioni sempre aggiornate ma perché con il suo utilizzo ci permette di capire meglio il mondo che circonda: basta connettersi sul web per avere la propria personale finestra sul mondo. Finestra che può portare a creare delle idee proprie non veicolate da informazioni “pilotate” e che può dare un forte contributo al progredire dello spirito democratico che dovrebbe accomunarci, esempio latente ciò che è successo qualche giorno settimana fa in Spagna con i giovani “Indignados”.

È per questo motivo che quest’oggi le Nazioni Unite hanno ufficialmente dichiarato inalienabile il diritto di connessione, esso deve essere un diritto di ogni cittadino. Un diritto che deve esser presente in ogni stato in quanto la connessione al web è come già detto uno dei veicoli che, se bene sfruttato, può, anzi deve migliorare l’individuo per migliorare di conseguenza l’intera collettività.  Una condanna questa delle Nazioni Unite rivolta in particolar modo a paesi come la Francia ed il Regno Unito che hanno introdotto qualche mese fa delle normative per la tutela online del copyright costituirebbero una preoccupante violazione di certi diritti fondamentali dei cittadini della rete. Si tratta della Digital Economy Act che sarebbe andata ben oltre al semplice blocco e filtraggio di singoli contenuti web.
Non importa quali siano i motivi, il messaggio che quest’oggi hanno lanciato le Nazioni Unite è chiaro: La sospensione temporanea di una connessione rappresenterebbe una violazione dell’articolo 19 della Convenzione Internazionale sui Diritti Civili e Politici.

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