di Isabelle Lipowski-Moumbounou
Presente al secondo giro indipendentemente dagli scenari, Nicolas Sarkozy, in compenso, sarebbe battuto da tutti i candidati socialisti, se l’elezione dovesse svolgersi domenica prossima.
Grande vincitore di quest’indagine sulle intenzioni di voto ad un anno dello scrutinio, Dominique Strauss-Kahn. Il proprietario del FMI, che non si è ancora dichiarato candidato ai primari socialisti, batterebbe in gran parte il capo dello Stato, con il 61% dei suffragi contro il 39%. All’opposto, Ségolène Royal lo porterebbero via in un fazzoletto di tasca (51% contro il 49%). Di fronte agli altri candidati socialisti, Sarkozy ottiene il 44% delle voci contro François Hollande (56%) ed il 45% contro Martine Aubry (55%).
Il presidente lo potrerebbe via al ò giro soltanto contro la candidata del fronte nazionale (73% contro il 27%). Marine Le Pen arriverebbero così in gran parte dietro le Socialisti. Resta che il presidente del FN conferma la tendenza di quest’ultimi mesi installandosi tra 19 e 20,5%. “Non si era mai vista sotto Ve République tale incertezza tra i primi tre candidati nelle varie ipotesi„, spiega Frédéric Dabi, direttore del dipartimento opinioni allo SFOP.
DSK in testa ai due giri.
Altro insegnamento, il presidente uscente non beneficerebbe quasi dell’assenza di una candidatura centrista: immaginando un primo giro senza Villepin e Borloo (ma con Bayrou), sarebbe ancora dietro Strauss-Kahn. Nicolas Sarkozy farebbe, in compenso, gioco uguale con Olanda e precederebbe poco di Martine Aubry.
*Sondaggio realizzato per telefono dal 20 al 21 aprile. La rappresentatività del campione è stata garantita dal metodo delle quote (sesso, età, professione del capofamiglia) dopo stratificazione per regione e categoria d’agglomerazione