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Flavio De Luca e la flotta Lauro

Commissario straordinario della Flotta Lauro a trent’anni, giovanissimo. Quale è stato il tuo approccio strategico e pratico alla problematica?

Partiamo da un discorso oggettivo: non era mai successo che una flotta venisse rimessa in pista.

Mi accorsi da subito, penso dalla prima riunione nel 1982, che non si trattasse di un “semplice” fallimento bensì di un vero e proprio problema politico.

Il mio vantaggio forse fu questo, i miei predecessori come commissari, questo non lo capirono.

Il primo programmava una privatizzazione, il secondo voleva solo liquidarla.

Io avevo due strade: presentare un piano per salvarla oppure liquidare l’azienda.

Serviva, nel pratico, una transazione con creditori esteri e rimettere dodici navi  in mare, qualora la valutazione del primo semestre fosse stata negativa si mandava tutto in liquidazione.

Misi la prima nave nel 1984, dopo 8 mesi eravamo in attivo; solo la Lauro portava un milione di euro a settimana.

Flavio de Luca alla partenza della MN GAZZELLA prima nave Lauro a riprendere il mare

Cosa significa una carica del genere a 30 anni?

La flotta Lauro fu un grimaldello, a trent’anni un’occasione, seppur complessa, direi irripetibile.

Mentalmente non vidi quell’occasione come un punto di arrivo ma un trampolino.

La flotta Laura fu anche il simbolo di una città, che rapporto si instaurò con Napoli e quale fu il tuo dialogo con la politica e le istituzioni?

Ero spocchioso ma volevo solo il bene della flotta e dei suoi dipendenti e questo mio modo di fare ammetto mi fece perdere anche amici.

La stessa Napoli per tanti versi non lo capii.

Non davo possibilità di mediazione, nemmeno ai sindacati; licenziai sei dirigenti.

Non frequentavo i salotti della Napoli bene, non mi amavano i napoletani democristiani.

Avevo tre nemici: Pomicino, Di Donato e De Lorenzo.

In sei mesi cambiarono opinione ed avevo appoggio di Fanfani, Craxi, Altissimo e De Mita.

In quattro mesi ricevetti trenta miliardi, la magistratura pensava fossi una testa di legno per una grande tangente verso gli esteri. Nulla di vero.

Presentazione Cristoforo Colombo. Al centro Flavio de Luca ha la sua sinistra Francesca Artegiani successivamente sua moglie alla sua destra l’ammiraglio del porto di Genova.

Sei stato al centro del ciclone giudiziario legato alla Lauro, come si gestisce la pressione?

Nella vita, se sei sicuro di te non senti la pressione.

Quando però divenne un vero e proprio caso giudiziario, sapevo che era l’occasione della mia vita; non potevo sbagliare.

Il 1986 fu un anno duro, mi dovetti allontanare , la stampa napoletana trasformò il caso da piccola inchiesta ad un caso nazionale, ricordiamoci sempre che dal 1983 al 1985 a Napoli già si respirava aria di Tangentopoli ed i magistrati pensavano fossi un caso da inserire in quei fascicoli.

Presentazione del Cristoforo Colombo, Francesco Boccia (prefetto di Napoli successivamente primo commissario dell’antimafia) e Flavio de Luca

Andiamo sul libro, come nasce l’idea?

Da mio figlio.

Nel 1997 venne a trovarmi l’ex Direttore Generale della flotta e mio figlio lo sottopose quasi ad un piccolo e simpatico interrogatorio.

In realtà l’idea embrionale risale però al 1993, volevo già scriverlo ma dopo un lungo colloquio con Natalino Irti (IRI) decisi di rimanere a fari bassi.

Poi con il passare degli anni, quindi arrivando ad oggi, l’argomento riuscì fuori, conobbi Graus ed il resto venne da sé.

Sullo stile di scrittura: hai scelto un tono molto discorsivo, perché?

Scrivo per associazione, quello che c’è sul libro mi è venuto tutto naturale.

Ultima domanda: sei stato Professore in varie Università di “prima fascia”, che tipo di Professore è Flavio De Luca?

Insegnavo Diritto Amministrativo , ho iniziato a “frequentare” da subito la cattedra ma la mia carriera fu per ovvi motivi rallentata a causa della flotta.

Non ero un Prof stretto di voto ma prendevo molto seriamente il mio lavoro.

Tutti pensavano che essendo il mio l’ultimo esame da sostenere prima della laurea passarlo fosse quasi scontato, le cose ovviamente per me non erano così.

Risultato?

Venni chiamato qualche volta su dal Preside (ride, ndr)

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