Cos’è il roaming? Il roaming dati entra in gioco quando si avvia una connessione alla rete ed il nostro gestore telefonico non è disponibile: pertanto, si attiva automaticamente il roaming dati che ci fa appoggiare alle reti di altri operatori mobili per fruire della connessione internet, altrimenti non disponibile. Ciò, però, comporta dei costi aggiuntivi rispetto al piano di base che abbiamo attivato per connetterci ad internet. Questo è quanto accade ad esempio quando ci spostiamo da un Paese all’altro e quindi siamo in un’area non coperta dal nostro operatore. In caso di chiamate, messaggi o traffico dati, quindi, ci appoggiamo alla rete di quel Paese e più nel dettaglio all’operatore mobile che copre quell’area, in cambio, appunto, di un sovrapprezzo.
L’accordo – raggiunto dopo un anno e mezzo di blocco – prevede inoltre una clausola di “uso equo” del roaming per prevenire eventuali abusi da parte di chi utilizza all’estero il proprio numero per motivi diversi dal viaggiare. In questo caso verranno introdotte clausole di salvaguardia che consentiranno agli operatori di recuperare i costi. Protetto anche l’internet aperto e la neutralità della rete. Infatti, con l’intesa di stanotte gli operatori dovranno trattare in modo equo tutto il traffico sul web, consentendo il rallentamento di alcuni servizi solo in casi limitati come per esempio un cyber-attacco o se si congestiona la rete. Sono stati inoltre previsti accordi speciali per chi ha bisogno di un maggiore quantitativo di dati per la connessione, applicabile ad esempio a chi utilizza strumenti medici o di altra tipologia che necessitano di connessione.
«Sono stati ascoltati i cittadini europei», che «hanno chiesto e aspettato per la fine dei sovraccosti del roaming così come per regole sulla neutralità di internet» – ha dichiarato il vicepresidente della Commissione Ue per il mercato unico digitale Andrus Ansip. L’intesa “cruciale” raggiunta nella notte sull’abolizione dei sovraccosti e la tutela dell’accesso aperto a internet sono «essenziale per consumatori e imprese nella società ed economia digitale europea», ha poi aggiunto il commissario Guenther Oettinger.
Marica Valentini
30 giugno 2015