Fabio Riva è accusato di associazione a delinquere finalizzata al disastro ambientale, avvelenamento di sostanze alimentari e corruzioni in atti giudiziari. Il manager, rintracciato dall’Interpol, una volta giunto nello scalo romano è stato scortato dalla polizia di frontiera, che lo ha affiato ai finanzieri del comando provinciale di Taranto. Gli agenti lo hanno infine condotto nel carcere ‘Carmelo Magli’.
Il nome di Fabio Riva compare nell’ambito dell’inchiesta denominata ‘Ambiente svenduto’; per lui le accuse sono di associazione a delinquere finalizzata al disastro ambientale, avvelenamento di sostanze alimentari, omissione dolosa di cautele sui luoghi di lavoro, corruzione, falso e abuso d’ufficio. Riva figura tra i 52 imputati per i quali la procura di Taranto ha chiesto il rinvio a giudizio.
Oltre alle accuse formulate dall’inchiesta ‘Ambiente svenduto’, il Gip di Milano Fabrizio D’Arcangelo ha firmato una nuova ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Riva, emessa per una presunta truffa da 100 milioni di euro ai danni dello Stato e per la quale il manager è stato già condannato in primo grado a 6 anni e mezzo di carcere.
Davide Lazzini
6 giugno 2015