Lo stabile era pronto all’uso ma nessuno vi aveva mai abitato; così venerdi sera un gruppo di persone appartenenti alla Coalizione Internazionale Migranti Rifugiati e Sans-papiers CISPM Bologna nazionale è penetrato all’interno ed ha occupato i locali. Questa mattina, però, le forze di polizia – un centinaio di agenti di cui numerosi in assetto antisommossa – hanno proceduto a sgomberare il residence occupato abusivamente e ad identificare le persone all’interno, 50, tra cui anche dei bambini. Le operazioni si sono svolte senza scontri e l’edificio è tornato ad essere una scatola vuota nella piena disponibilità dei proprietari.
Le associazioni del territorio che si battono per il diritto alla casa hanno ribadito la loro vicinanza agli occupanti; Social Log aveva espresso “solidarietà alla nuova occupazione abitativa di via Emilia Levante. Davanti alle sofferenze sociali e agli effetti di anni di austerità c’è una Bologna che non volta lo sguardo ma con tenacia tenta di autorganizzare possibilità di riscatto e di dignità collettiva. Occupare tutto è giusto e necessario! Viva la lotta per la casa!”.
Di stamani, invece, il commento di ‘Lazzaretto Autogestito’: “Ancora una volta, l’unica risposta all’emergenza abitativa è la repressione! La lotta dei migranti, rifugiati, rom e italiani è una sola: la casa è un diritto non un lusso! In una città piena di stabili vuoti, nessuno deve restare senza un tetto! Chi semina sgomberi, raccoglierà resistenza!”.
Infine, a seguito dello sgombero, la CISPM Bologna ha diffuso un comunicato sulla propria pagina social ed ha invitato “tutti a partecipare a un incontro pubblico questo pomeriggio alle 17”.
Davide Lazzini
25 maggio 2015