In 13 ieri mattina hanno fatto pervenire al gup di Milano la richiesta di rito abbreviato che comporterebbe lo sconto fino ad un terzo della pena inflitta, tra i nomi di rilievo anche un ex consigliere,Luigi Calogero Addisi.
Ad infiltrare gli appalti ad expo è stato il clan Galati di Mileto, vicino ad una delle cosche più influenti sulla piazza europea, i Mancuso di Limbadi.
Il presunto appalto riguarderebbe la realizzazione della tangenziale est collegata ad expo.
Due imprese di costruzione , quelle coinvolte, per un giro d’ affari che sfiora il milione di euro. In particolare, la “Skavedil” avrebbe ricevuto due sub appalti dall’ “edilscavi” di 900 mila euro, riuscendo egregiamente ad eludere i controlli.
Un gioco da ragazzi per la cosca visto che, nonostante la celebre “white-list” presentata da Pisapia in apertura di expo, i controlli in appalto sono stati fatti a partire dall’attuale presidente; sarebbe bastato poco per capire che il direttore in uscita della “edilscavi” è un mafioso pluripregiudicato.
Ennesima gaffe per il sindaco di Milano che in questi mesi ha affermato, con fierezza, l’assenza assoluta di infiltrazioni mafiose nell’ esposizione universale.
E’ fissata per la prossima settimana l’udienza davanti al gup di Milano.
Raffaele Buccolo
7 maggio 2015