Nove i cadaveri dei migranti recuperati e 144 le vite salvate a circa 80miglia dalla Libia durante le scorse ore.
Questa volta il dramma si è consumato a causa del rovesciamento di un barcone fatiscente proveniente dalla Libia e diretto nel nostro Paese: a perdere la vita sono 9 migranti, mentre sono state recuperate altre 144 persone grazie all’intervento dei soccorritori della Guardia Costiera e agli uomini della Marina Militare.
L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) esprime profondo dolore per l’ennesima tragedia nel Mediterraneo che ha causato la morte di almeno 9 persone, un numero ancora provvisorio e che potrebbe salire ulteriormente, infatti la Guardia Costiera comunica che sono in corso operazioni per la ricerca di altri eventuali dispersi.
Per il Direttore generale dell’Oim (Organizzazione internazionale per le migrazioni) William Swing, “il lavoro delle forze marittime italiane nel salvataggio in mare migliaia di immigrati in cerca di sicurezza in Europa è eroico. L’Oim – ha aggiunto in una nota – elogia l’opera svolta dalla Guardia costiera italiana, con il supporto della Marina Militare italiana e di molte navi commerciali”.
Nonostante il cambiamento di rotta, da Mare Nostrum all’operazione Triton che sembra non funzionare (a parlare chiaro sono le statistiche!), sono molteplici i motivi che spingono i migranti, in costante aumento, a lasciare i propri territori: dalle guerre locali alle crisi economiche che pervadono l’intero Continente Nero. A quanto pare il flop di Triton risiede nella sua incapacità di farsi deterrente dei flussi migratori e, di conseguenza, di evitare il ripetersi di tragedie e di altri incidenti tra Africa e Europa, tratto di mare dove nel solo 2014 sono morte 3419 persone.
Mirko Olivieri
13 aprile 2015