Secondo quanto emerso dalla ricostruzione delle dinamiche, nei giorni precedenti all’omicidio, il muratore stava eseguendo lavori a un portico che hanno generato un diverbio tra Zanin e il proprietario, Maurizio Varesi. A seguito della discussione – avvenuta sabato – il muratore avrebbe deciso di impugnare un’arma e usarla contro il 60enne. Zanin, fucile alla mano, si sarebbe presentato davanti alla sua vittima mentre quest’ultima si trovava alla guida di un trattore nelle vicinanze di cascina Rainoldi, e ha fatto fuoco tre volte, mirando al volto. Gli spari sono stati avvertiti da un nipote dell’agricoltore, che si trovava in casa al momento dell’omicidio.
Zanin non era sposato ed è descritto come un uomo molto equilibrato. Tra lui e Varesi sembra non ci siano mai stati dissidi fino a sabato pomeriggio, quando i due avevano litigato a proposito dei lavori di ristrutturazione di un porticato che il muratore stava eseguendo alla cascina del 60enne. Oltraggiato dal diverbio, Zanin è tornato sul posto e – intorno alle 13 di domenica – ha ucciso l’agricoltore. Dopo aver compiuto il gesto, si è allontanato con la sua auto dirigendosi verso il cimitero, dove ha rivolto l’arma contro di sé mettendo la parola fine anche alla sua stessa vita.
Davide Lazzini
9 marzo 2015