Gli indagati, assidui frequentatori di locali notturni, dopo aver ottenuto il video in questione, lo hanno condiviso e diffuso tramite i loro profili Facebook, rendendolo disponibile ad oltre 3000 amici. Si è pertanto innescata una gara alla pubblicazione di commenti diffamatori nei confronti della sedicenne che non solo viene pubblicamente indicata con nome, cognome, ma diventa anche oggetto del gioco dell’ “indovina chi è?”.
Agli indagati sono stati sequestrati smartphone, dispositivi informatici e i profili Facebook.
di Ottavia Giannoni
7 marzo 2015