Corsi ha motivato la richiesta dicendo di aver preso atto dell’istanza di trasferimento prodotta dagli avvocati della difesa. Per la nuova data, precisa il presidente della Corte D’Assise Piera Caprioglio “la Cassazione dovrebbe essersi verosimilmente espressa sulla questione”, individuando una nuova sede di dibattimento. I legali della difesa hanno confermato la volontà di spostare la sede del processo perché a Torino ci sarebbe il rischio di turbare il naturale svolgimento del processo e la presenza in aula dei parenti potrebbe – a loro dire – influenzare la Corte, soprattutto i giudici popolari.
L’accoglimento dell’istanza di rinvio non è piaciuto ai parenti delle vittime che ieri mattina, come in ogni altra udienza, erano presenti in aula. Il problema è dato dall’allungarsi del processo, che secondo loro avrebbe dovuto essere molto breve e invece – in particolar modo dopo la decisione della Corte di Cassazione – i tempi si sono nuovamente allungati e non di poco. “Non solo non si riesce ad arrivare a una sentenza esemplare – lamentano -, ma nemmeno a una sentenza”.
Davide Lazzini
27 febbraio 2015