Tra gli arrestati figura anche un poliziotto della Polaria, in servizio all’aeroporto di Fiumicino. L’agente in questione si sarebbe chiamato fuori dai loschi affari – dopo essere stato contattato dai trafficanti – probabilmente perché intimorito dall’arresto di alcuni colleghi per fatti analoghi. Oltre al poliziotto risultano coinvolti anche alcuni addetti alle pulizie dell’aeroporto di Fiumicino.
Secondo quanto emerso dal lavoro d’indagine, una volta superati i controlli, la valigia contenente cocaina veniva portata in un bagno dello scalo romano: lì un complice l’avrebbe poi prelevata lontano da occhi indiscreti. Secondo gli investigatori uno dei ruoli chiave dell’organizzazione era ricoperto da Pasquale Fiorente, un broker da tempo latitante in Sudamerica che raccoglieva i soldi e andava ad acquistare la droga in America latina, provvedendo inoltre al trasporto in Italia e per il quale si utilizzavano aerei, navi e camion.
Federica Gagliardi contava sull’amicizia di 2 agenti – non indagati – per portare a termine il suo incarico di corriere della droga. La donna, sebbene fosse venuta meno la complicità di un uomo della Polaria, aveva comunque deciso di portare a termine la missione invitando i 2 ufficiali, ignari di tutto, a prenderla allo scalo romano. La Gagliardi fu bloccata in flagranza in aeroporto e arrestata grazie a una serie di intercettazioni telefoniche disposte dalla Dda di Napoli.
L’indagine ha consentito di scoprire un’organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di droga, che aveva la base operativa in provincia di Napoli e ramificazioni sia in Italia che in Spagna, Olanda e Sud America. Una volta nel bel Paese, la droga finiva in Campania e da lì andava ad alimentare le piazze di spaccio. Nel corso delle investigazioni sono stati arrestati diversi corrieri utilizzati per il trasporto dello stupefacente e sequestrati complessivamente 93 chili di cocaina e 930 di hashish, per un valore al dettaglio che supera i 35 milioni di euro.
Davide Lazzini
28 gennaio 2015