L’uomo, già sottoposto al divieto di avvicinarsi alla moglie e alle 3 figlie – di cui due minorenni – avrebbe deciso di violare quanto stabilito e si è presentato nella loro abitazione chiedendo con veemenza – secondo una prima ricostruzione – di poter mangiare qualcosa.
La moglie gli avrebbe negato il permesso; appreso il diniego da parte della donna, Gigliotti si è allontanato con la bambina di 10 anni, salvo poi far ritorno nell’abitazione armato di tanica di benzina e tentare di incendiarla. L’aggressore ha versato il contenuto del fusto sui mobili della cucina e poi ha tentato di accendere alcuni fiammiferi per bruciare la casa.
Secondo quanto emerge dall’indagine, a impedirglielo è stata la strenua resistenza opposta dalla moglie e dalle figlie più grandi. L’uomo ha colpito le vittime con schiaffi e calci, ma alla fine ha abbandonato il suo progetto e si è allontanato dall’abitazione portando via con sé la più piccola delle ragazze.
La donna subito richiesto l’intervento dei Carabinieri, che hanno avviato le ricerche del fuggiasco. Il centro di Mesoraca è stato presidiato dai militari, i quali hanno bloccato le uscite del paese e attuato servizi di controllo e perquisizioni nei luoghi frequentati dall’uomo, rintracciato dai carabinieri della stazione di Mesoraca e dai colleghi di Petilia Policastro verso le 22.30 in compagnia della bambina.
Dopo aver passato la notte in cella di sicurezza, il 43enne è stato trasferito nel carcere di Catanzaro, in attesa del rito direttissimo.
Davide Lazzini
5 gennaio 2014