Su quell’auto, abbandonata dalla coppia prima del Grande raccordo anulare, c’erano un paio di pistole. Uno di loro, S.H., 30 anni, tunisino, è stato fermato ore dopo davanti a una pizzeria di San Basilio. È accusato di tentato omicidio: ha puntato una pistola alla testa di uno dei poliziotti che avevano intimato l’alt ed è poi fuggito con il complice. Poco dopo i due hanno abbandonato il mezzo sul quale viaggiavano e si sono dileguati. Fortunatamente la fuga è durata solo poche ore, gli agenti li hanno entrambi fermati.
Nell’auto, oltre a due pistole, c’erano passamontagna e guanti in lattice. All’Infernetto – quartiere residenziale fra Roma e Ostia – nel caravan dove vivono i parenti del trentenne ora in carcere, le forze dell’ordine hanno trovato una donna, probabilmente compagna di uno dei due sospettati. Inoltre, durante la perquisizione della roulotte, sono state rinvenute una bandiera dell’Isis e della documentazione sullo stato islamico che ha dichiarato guerra all’Occidente.
Le pistole rinvenute nell’auto abbandonata sono state prese in consegna dalla Scientifica: saranno analizzate per verificare se ci siano impronte e se siano state utilizzate per commettere reati. Sono cominciati anche gli accertamenti della Digos di Roma sulla bandiera jihadista trovata dalla polizia.
Davide Lazzini
11 novembre 2014