Dal lavoro investigativo sono emerse diverse irregolarità e, nello specifico, sono state sottoposte a sequestro preventivo diverse autovetture di pregio e ad elevate prestazioni: una Ferrari Testarossa Spider, tre F40, una F50, una F430 GT2 Evo e una Enzo, una Lamborghini Gallardo e addirittura una Bugatti.
Dopo l’arresto dei due imprenditori, avvenuto all’inizio dello scorso mese di ottobre, tutte le auto – radiate per l’esportazione ma di fatto mai trasferite all’estero – erano state occultate e trasportate in diverse località della provincia di Padova con lo scopo di evitarne il sequestro. I due imprenditori coinvolti nell’indagine non risulterebbero infatti intestatari di alcun bene.
Secondo la Guardia di Finanza i due imprenditori erano riusciti a mettere in piedi il meccanismo attraverso un giro di fatture false del valore di 30 milioni di euro. Il denaro veniva accreditato all’amministratore de iure, una anziana ultraottuagenaria di Treviso i cui conti venivano in seguito progressivamente svuotati.
Davide Lazzini
4 novembre 2014