L’uomo, probabilmente vinto dal rimorso, si è consegnato direttamente in carcere: gli agenti di turno, di fronte al suo racconto, hanno immediatamente avvertito carabinieri e polizia, i quali hanno subito avviato le indagini per ricostruire le dinamiche dell’accaduto. Da quanto emerso dal lavoro di investigazione, nell’abitazione in cui si è consumata la tragedia erano presenti anche i 2 figli della coppia, di 2 e 7 anni. Il sessantaseienne è stato arrestato per omicidio volontario.
Sembra che il legame fra Franco Sorgenti e Laura Livi non sia mai stato visto di buon occhio dai familiari della giovane, anche e specialmente in ragione della forte differenza di età. L’uomo – inoltre – aveva alle spalle un altro matrimonio, anche in quel caso con figli, naufragato e concluso con la separazione. Il raptus omicida, secondo una prima ipotesi formulata dagli inquirenti, sarebbe derivato dalla forte gelosia da parte del pensionato, gelosia che si sarebbe quindi trasformata in violenza efferata contro la persona ‘amata’.
Franco Sorgenti è stato un dipendente delle acciaierie ternane – ha lavorato in amministrazione fino a quando non è andato in pensione – mentre Laura Livi svolgeva l’attività di consulente legale, pur non esercitando la professione di avvocato.
Davide Lazzini
29 ottobre 2014