I reati contestati ai soggetti coinvolti nella frode vanno dall’associazione per delinquere finalizzata all’elusione del fisco, alla bancarotta fraudolenta, al riciclaggio. L’operazione delle fiamme gialle, tuttora in corso, ha portato al sequestro di beni per oltre cento milioni di euro. I militari stanno eseguendo verifiche negli immobili e nelle aziende riconducibili alle persone finite sotto inchiesta. I militari, inoltre, stanno procedendo con la verifica della genuinità di diversi rapporti finanziari sospetti. “Ingentissima evasione fiscale”, così l’ha definita il nucleo valutario della Guardia di Finanza.
Il meccanismo fraudolento, secondo l’accusa, sarebbe stato retto dal consorzio di cooperative Gesconet, che opera nei settori del trasporto, del facchinaggio, delle pulizie e della vigilanza privata. L’inchiesta, che coinvolge 62 persone, è diretta dal procuratore aggiunto di Roma Nello Rossa e dal sostituti procuratori Filippi e Davinola. I provvedimenti di sequestro preventivi sono stati firmati dal gip della Capitale Valerio Savio. Il sistema di evasione fiscale si sarebbe prevalentemente fondato sull’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.
Davide Lazzini
21 ottobre 2014