Il lavoro di indagine e accertamento delle violazioni, coordinato dalla Procura della Repubblica, ha portato il Gip del Tribunale di Pescara a emettere un’ordinanza di sequestro immediato della falsa struttura ricettiva ipotizzando, nei confronti del legale responsabile, l’accusa di aver gestito illecitamente il ricovero per anziani senza alcuna autorizzazione al funzionamento e di aver mantenuto, in una situazione di costante quanto potenziale pericolo, 11 persone non autosufficienti ospitandole in una struttura rivelatasi inadeguata rispetto ai loro bisogni. Al momento del sequestro, infatti, è emerso che la ‘casa di riposo’ era priva dei requisiti minimi in termini strutturali, organizzativi e tecnologici.
Il provvedimento è stato eseguito con la collaborazione dell’Asl pescarese e della Compagnia Carabinieri di Popoli. Al momento del fermo delle attività, le 11 persone anziane sono state trasferite in case di riposo adeguate alle loro esigenze. Lo spostamento degli ospiti è stato possibile grazie alla collaborazione del personale della Asl di Pescara e all’ausilio fornito dai familiari delle persone che fruivano della struttura.
I controlli delle forze dell’ordine si sono estesi in tutta la Regione, interessando la provincia dell’Aquila. Lì gli ispettori del Nas di Pescara hanno individuato un’altra struttura ricettiva per anziani in cui sono state rilevate gravi carenze strutturali. Il Sindaco, Massimo Cialente, forte della relazione predisposta dai Carabinieri del Nucleo anti sofisticazioni e sanità, ha disposto l’immediata sospensione dell’attività ricettiva e il trasferimento degli ospiti in altra struttura idonea alle loro esigenze. Gli anziani soggiorneranno nel nuovo stabile per tutta la durata dei lavori di intervento straordinario, necessari per adeguare la casa di riposo agli standard previsti dalla legge.
Davide Lazzini
13 settembre 2014