Anche la procura di Gela ha aperto un fascicolo, con l’ipotesi di omicidio colposo plurimo. Unico indagato è il macchinista della motrice, che dopo una curva si è trovato di fronte i tre operai che stavano controllando lo scartamento delle rotaie del binario. Secondo quanto riferito dal conducente del convoglio l’incidente non sarebbe potuto essere stato evitato poiché – ha spiegato – il mezzo necessita di parecchi metri per potersi fermare: nonostante il tentativo di arresto, la velocità e il fatto che i tre si trovassero subito dopo l’uscita da una curva, hanno impedito che accadesse la tragica fatalità. La procura intanto ha fatto sequestrare la scatola nera del treno. La polizia ferroviaria di Caltagirone ha effettuato i rilievi tecnici. Dalle prime analisi sembra che non vi fossero segnali per indicare la presenza degli operai di R.f.i.
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi ha inviato un messaggio di cordoglio alle famiglie dei tre operai, sottolineando la necessità di chiarire al più presto la triste vicenda: “Ho chiesto alla dirigenza di Ferrovie dello Stato una relazione sull`accaduto, ricevo in questo istante la notizia di un incidente sulla linea ferroviaria nei pressi di Gela. Tre operai dipendenti di Rfi sono morti, investiti da un treno. Alle famiglie voglio far arrivare le mie condoglianze e la mia partecipazione al loro indicibile dolore, piangiamo ancora una volta per delle morti assurde. Non si può perdere la vita così, mentre si sta compiendo il proprio lavoro”.
Davide Lazzini
18 luglio 2014