I reati contestati ai due sottufficiali della polizia penitenziaria, che sono stati prontamente posti agli arresti domiciliari sono: concussione, violenza sessuale continuata e aggravata e detenzione -ai fini di spaccio- di sostanze stupefacenti. Le indagini dei carabinieri sono state avviate dopo una denuncia dell’amministrazione penitenziaria di Ragusa. Il segretario generale aggiunto del sindacato Osapp, Domenico Nicotra, in un comunicato stampa divulgato stamane e visionabile nel sito dell’organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria, ha dichiarato:“Episodi del genere vanno immediatamente sanzionati epurando dalle mele marce il Corpo di Polizia Penitenziaria che quotidianamente è espressione di legalità nelle patrie galere”.
L’episodio è gravissimo, specie se si considera la posizione di chi ha agito, che ha sfruttato la propria posizione di dominio-rispetto alle vittime – per meri scopi personali infischiandosene delle possibili ripercussioni morali sui malcapitati e sull’opinione pubblica, la quale torna – purtroppo – ad interrogarsi sulla qualità del lavoro di agenti che dovrebbero tutelare e assistere chi ha bisogno invece di utilizzare la divisa per incutere timore e trarne benefici personali.
Davide Lazzini
18 giugno 2014