Il secondo intervento lo ha effettuato la corvetta “Sfinge”, che ha accostato il secondo natante segnalato durante un pattugliamento dell’elicottero della “Grecale”. L’operazione si è svolta con la compresenza del pattugliatore “Cigala Fulgosi”. Sull’imbarcazione erano presenti 273 profughi, tra cui 65 donne e 8 minori, prevalentemente di nazionalità eritrea.
Da quanto si apprende dal sito della Marina Militare “tutti gli immigrati saranno trasferiti sulla nave anfibia “San Giusto”, dove saranno assistiti dal personale medico di bordo e della Fondazione Rava NPH Italia onlus, e identificati dagli agenti della Polizia di Stato imbarcati sulla nave militare. Il ministero dell’Interno non ha ancora indicato il porto dove saranno sbarcati”.
Dall’inizio dell’operazione “Mare nostrum” – 18 ottobre 2013 – la Marina ha tratto in salvo 10.134 migranti, tra cui 713 donne e 1019 minori. La Marina Militare italiana, attualmente, impiega diversi mezzi e uomini per il buon esito dell’operazione: 1 nave anfibia tipo LPD con funzione di Comando e Controllo dell’intero dispositivo; 1-2 fregate classe Maestrale, ciascuna con un elicottero AB-212 imbarcato; 1-2 pattugliatori, Classe Costellazioni/Comandanti, con la possibilità di imbarcare un elicottero AB-212, ovvero Cl. Minerva; 2 elicotteri pesanti tipo EH-101; 1 velivolo P180, con capacità dispositivi ottici ad infrarosso; una rete radar costiera e una nave mototrasporto costiero per supporto logistico.
Davide Lazzini
18 marzo 2014