“Lasciare la scuola – ha detto la Boldrini, rivolta agli studenti – compromette il vostro futuro, significa segnare il proprio destino. Gli insegnanti – ha proseguito – sono gli eroi del nostro tempo, sono l’Italia migliore che c’è e non si vede, bella e sana che però reagisce. Napoli – ha aggiunto la Boldrini – non è solo una bella città e ne dovete essere consapevoli, ma anche una grande capitale del Mediterraneo, piena di storia e di tante parti del mondo. La città va sostenuta e per questo sono qui – ha precisato l’esponente della Camera che, nel suo discorso, non ha voluto poi dimenticare la questione femminile, dopo l’episodio di violenza verificatosi nel casertano nella notte tra domenica e lunedì. Nel frattempo, davanti alla scuola, a poco distanza da un rudere abbandonato, una scritta su un cartello rosso, esposto da alcune mamme diceva: “Caro presidente Boldrini, solo oggi abbiamo pulizia e vigili?”
Dopo le 12,00, la Boldrini si è recata a “Città della Scienza”, dove è stata ricevuta dal presidente della Giunta regionale della Campania, Stefano Caldoro e dal presidente della Fondazione Idis, Vittorio Silvestrini. All’incontro hanno partecipato anche il Prefetto Franco Musolino, l’assessore comunale Antonella Di Nocera, il vice presidente della Provincia Ciro Alfano e il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Diego Bouchè. Visitando prima l’area intatta della struttura e poi quella distrutta dall’incendio dello scorso 4 marzo, il Presidente della Camera ha detto: ” La Città della Scienza è un progetto visionario e quando i progetti visionari diventano realtà sono meravigliosi”. L’intensa giornata della Boldrini si è poi conclusa tra i ragazzi, detenuti del carcere di Nisida.
Luigi Rubino
13 maggio 2013