Arranger: A Role-Puzzling Adventure – Un puzzle game per l’estate

Sviluppato e pubblicato da Furniture & Mattress, Arranger: A Role-Puzzling Adventure è un avventura a enigmi che porterà il giocatore ad impersonare Jemma, un giovane ragazza in un mondo distopico e alternativo.
Un mix tra un’avventura esplorativa alla scoperta di un mondo fantastico pieno di stranezze e tanti enigmi ambientali da dover superare per poter progredire alla scoperta dell’ignoto. Il tutto condito con uno stile grafico molto particolare, che alterna racconti a fumetti senza vignette a dialoghi fuori dalle righe con strani personaggi incontrati nel nostro cammino.
Un piccolo puzzle game capace di accompagnarci in questa torrida estate, con un livello di sfida crescente e con un’esplorazione molto ispirata.
Enigmi ovunque, anche nella storia
Arranger: A Role-Puzzling Adventure inizia con una scena a fumetti muta. Nessuna linea di dialogo ad accompagnare questo esplicativo “video iniziale” nel quale ci verrà presentata la protagonista della nostra storia: Jemma, una ragazzina speciale con poteri fuori dalla norma.
Non un super eroe, non un idraulico capace di spaccare le pietre con un pugno, non un marsupiale che rotola per rompere casse; Jemma sa muoversi spostando il pavimento e ammetto che forse è più difficile da spiegare a parole che da comprendere nella sua meccanica, ma ne parleremo in seguito.
Nell’intro del gioco si vede una figura abbandonare Jemma in fasce al suo destino facendo un focus su uno strano simbolo posto sui vestiti di quest’ultima per poi catapultare il giocatore (dopo essere passati per il piccolo tutorial del gioco) nell’orfanotrofio in cui è cresciuta la nostra protagonista. Siamo a pochi giorni dal fatidico passo di Jemma verso l’esterno, la ragazza infatti sembra non comprendere la vita rinchiusa all’interno della cittadina e vuole seguire il suo impulso di scoprire i segreti che si celano all’esterno, soprattutto nei pressi della “Gabbia” venerata e temuta da tutti.
A nulla valgono le ammonizioni su quello che si potrebbe trovare al di fuori, dalla pericolosa Stasi a qualsivoglia mistero pericoloso e nascosto, da pura adolescente curiosa il brivido della scoperta non potrebbe mai essere saziato da una vita in città senza risposte. Quindi Jemma parte alla volta dell’ignoto, trovandosi ad utilizzare il suo strano potere per superare le avversità e i pericoli che il mondo esterno le parerà davanti.

Tra misteri e sfide
Il gameplay di Arranger: A Role-Puzzling Adventure è decisamente molto semplice da padroneggiare pad alla mano, ma forse un po’ meno facile da spiegare a parole (vi rimando a guardare il trailer ad inizio articolo per avere una spiegazione anche visiva).
L’unica cosa che il giocatore dovrà fare durante tutta l’avventura (con alcune eccezioni per la parte finale del titolo) sarà spostare Jemma per la mappa, ponendo attenzione all’ambiente circostante. Ogni passo fatto da Jemma sulla mappa corrisponde a traslare l’intera riga o colonna su cui la protagonista è ubicata di una casella verso la direzione scelta dal giocatore. Questo implica che premendo il tasto destro del controller una volta si muoverà tutta la riga verso destra di un quadretto.
Ovviamente questo non è un grosso problema quando si tratta di esplorare i vari scenari che compongono l’avventura, ma spesso il superamento degli enigmi sarà legato al colpire alcuni nemici con la spada o posizionare dei pesi su di un tasto per poter aprire porte o passaggi, dovendo pensare attentamente a quali mosse far fare alla nostra protagonista per non spostare accidentalmente oggetti già posizionati nelle giuste ubicazioni.
Questo perché Jemma sposta l’intera riga o colonna sulla quale si sta muovendo, compresi tutti gli oggetti sopra di essa, aumentando non di poco la difficoltà degli spostamenti.
Quindi per diversi enigmi sarà richiesta molta pazienza e uno studio attento dell’ambiente circostante per riuscire a muovere a dovere tutti i pezzi sulla scacchiera senza dover tornare a ripetere i movimenti. Ogni enigma all’interno del gioco si baserà su questo semplice concetto, comprese le boss fight, con ovviamente un aumento costante della difficoltà e della complessità degli schemi.

Arranger: A Role-Puzzling Adventure, tra fumetti e colori
Se c’è una cosa che mi ha spinto a provare Arranger: A Role-Puzzling Adventure è stato il suo comparto artistico. Tanti colori e tanto mistero in un videogioco mi hanno proprio fatto dire “proviamo a vedere di cosa si tratta”, ed ammetto di essere rimasto colpito.
La scelta stilistica di raccontare i passaggi chiave della storia di Jemma attraverso dei mini video a fumetti senza parole si è rivelata essere molto avvincente, lasciando anche il giusto spazio a qualche speculazione e qualche mistero sulla trama. Allo stesso tempo i colori e i dialoghi accesi e fuori dagli schemi di alcuni personaggi marginali o secondari mi hanno fatto spesso perdere qualche minuto in più per provare a risolvere qualche missione secondaria sparsa qua e là, per apprezzare ancora di più alcune delle geniali figure del titolo.
Tuttavia mi sembrava mancasse qualcosa all’appello durante il mio gameplay ed una volta arrivato sul finale mi sono reso conto che quella che mancava era una colonna sonora al passo con il resto della produzione. Sia chiaro, non ritengo brutte o fuori luogo le tracce presenti nei vari ambienti del gioco, ma non sono state incisive o memorabili come speravo e nessuna è riuscita a entrare nella mia testa per la breve durata del titolo.

Un vero peccato perchè a conti fatti Arranger: A Role-Puzzling Adventure è stata proprio una bella scoperta in questa torrida estate. Un gioco semplice nella meccanica e di breve durata, capace però di far crescere nel giocatore la curiosità sui suoi misteri.
Gli enigmi sono interessanti e talvolta difficili da superare anche contando la meccanica di gameplay decisamente semplice ed intuitiva alla base del gioco. Inoltre vengono forniti al giocatore diversi strumenti per superare le difficoltà, dal semplice segnalatore di obiettivi (che riduce il senso di smarrimento iniziale di una mappa completamente da scoprire) fino ad un assistente per il superamento degli enigmi attivabile e disattivabile a piacere in ogni fase del gameplay.
Forse una durata maggiore del titolo avrebbe dato uno spessore maggiore alla trama che, per quanto interessante e stimolante, arrivati sul finale lascia come la sensazione di non essere stata sviscerata al massimo del suo potenziale, tuttavia contando anche il gameplay particolare di Arranger: A Role-Puzzling Adventure forse una durata maggiore sarebbe stata un’arma a doppio taglio.