Card Sharks – La vita di un baro

Uno degli elementi che rendono il mondo videoludico indipendente incredibilmente interessante è la creatività degli sviluppatori che, anche grazie a publisher come Devolver Digital, creano titoli unici e mai visti prima, come nel caso di Card Shark.
Nato dal genio di Nicolai Troshinsky che da appassionato di manipolazione delle carte da gioco ha realizzato con l’aiuto di Nerial, uno studio di sviluppo Inglese conosciuto per il gioco mobile Reigns, un titolo puzzle narrativo basato sulla figura del baro ambientato nella Francia prerivoluzionaria.
Una passeggiata nella Francia illuminista
La storia di Card Shark inizia in una piccola locanda, in cui un giovane sguattero afono incontra una figura molto particolare, il Conte di Saint-Germain, che prende subito in simpatia il giovane chiedendogli di “assisterlo” nella partita di carte programmata per la sera stessa, durante la quale dovrà spiare le carte dell’avversario mentre gli versa il vino e riferire al Conte la carta più alta.
Nonostante l’impeccabile esecuzione del trucco, il Conte compie un passo falso rivelando di aver barato scatenando le ire del proprio avversario che, durante una piccola colluttazione, spara un colpo di pistola che colpisce la padrona della locanda. Spaventato dall’idea di essere arrestato e ormai senza lavoro, il giovane decide di unirsi al Conte entrando nel mondo del gioco d’azzardo.
Il giovane diventa quindi apprendista e aiutante di Saint-Germain, che vive insieme ad un gruppo di viandanti anch’essi impegnati nell’arte della manipolazione delle carte a scopo remunerativo. Ma fin da subito il giovane si accorge che lo scopo del Conte non è solamente quello di arricchirsi: grazie alle conoscenze ottenute ai tavoli da gioco il Conte sta lentamente scalando la piramide sociale della nobiltà francese con l’intenzione di rivoluzionare la società.

Un trucchetto dopo l’altro
Card Shark si presenta come un puzzle narrativo che racconta il viaggio dei due bari attraverso la Francia del 18esimo secolo attraverso le partite di carte organizzate dal Conte. Ogni partita verrà vinta grazie ad un trucco unico, o la combinazione di vari trucchi già appresi dal giocatore; prima di ogni incontro sarà sempre presente un piccolo tutorial in cui, sotto forma di un allenamento imposto dal Conte al giovane protagonista, sarà possibile apprendere e allenarsi sulle tecniche da usare.
Un altro aspetto interessante sta nel fatto che il gioco di carte giocato al tavolo non viene mai rivelato, vincere o perdere un round sarà totalmente dipendente dalla riuscita dei trucchi presentati al giocatore tramite una serie di minigiochi e quick time event che necessitano di memoria, manualità con i comandi (è infatti preferibile giocare con un Joypad), logica e prontezza di riflessi.
L’elemento più influente durante le partite sarà l’indicatore del sospetto dell’avversario, il quale salirà durante l’esecuzione dei trucchi e in relazione alle puntate fatte prima di ogni giocata, ma sarà anche possibile diminuire il livello di sospetto perdendo apposta, avendo la possibilità di fare puntate maggiori nei round successivi.

L’atmosfera del passato
Lo stile grafico di Card Shark richiama la fumettistica francese, con disegni ispirati a nomi come Hergè (il creatore di “Le avventure di Tintin”) oppure Fabien Toulmé, realizzato direttamente da Nicolai stesso utilizzando la tecnica del monoprinting (monostampa), composta da immagini sovrapposte e animate semplicemente con il loro movimento, uno stile di animazione molto particolare ma perfettamente azzeccato per un titolo di questo genere.
Ad accompagnare i disegni di Nicolai è presente la colonna sonora composta e arrangiata da Andrea Boccadoro, un insieme di oltre 40 tracce in grado di rievocare perfettamente l’atmosfera della Francia del 1700.
