Ayo The Clown, tra colori e relax

Sviluppato da Cloud M1 ed uscito sulle console a fine luglio 2021, Ayo The Clown è quel platform che ti colpisce principalmente per i suoi colori accesi e per l’atmosfera carina e gioiosa che trasmette già al primo sguardo.
Un’avventura platform decisamente classica che non punta troppo sull’innovazione ma che vuole far accomodare il giocatore nei suoi mondi colorati e vivaci, permettendogli di rilassare la mente per tutta la durata della sua avventura, senza però dimenticarsi di aggiungere un po’ di pepe quando serve.
Cosa aspettarsi dunque da un titolo che ha come protagonista un giovane clown in un mondo fatto di margherite giganti e rane gangster che fanno rap?
La dolce ricerca di Ayo The Clown
Non mi sono sbagliato a scrivere: durante l’avventura di Ayo il giocatore dovrà scontrarsi con il re dello stagno durante un suo concerto rap, ma prima di arrivare a questo punto è forse il caso di vedere come inizia il percorso del simpatico clown.
Durante una notte buia a tempestosa il giovane Ayo tenta di dormire nonostante il cattivo tempo che martella incessantemente, fino a quando un rumore non lo sveglia di soprassalto lasciandolo impietrito di fronte alla scena che vedrà di seguito.
Il suo fidato cane è sparito, forse rapito, e l’unica cosa che Ayo può fare è quella di mettersi in cammino seguendo le sue tracce nella speranza che qualcuno l’abbia visto o che non sia andato troppo lontano. E così farà anche il giocatore, che si troverà ad aiutare un disperato clown nel tentativo di salvare il proprio cagnolino.

Come ogni platform che si rispetti anche Ayo the Clown è suddiviso in livelli sequenziali, con una difficoltà sempre in crescendo e con diversi potenziamenti che il giovane eroe imparerà ad usare aiutando le persone che incontrerà durante il suo cammino.
Si parte quindi dal mondo uno senza esperienza e senza conoscenza del paesaggio che ci circonda, così come nemmeno il nostro clown saprà come saltare durante la prima fase del gioco: sarà infatti il primo incontro ad insegnarci questa tipica abilità, immancabile per i giochi del genere, e ad iniziare a sottolineare la natura fanciullesca e fiabesca del titolo, di cui parleremo in seguito.
Valutando principalmente il gameplay non sarà difficile notare quanto semplice e snello sia lo sviluppo del personaggio scelto dagli sviluppatori: proseguendo con i livelli si apprenderanno mano a mano nuove abilità che serviranno per proseguire (come il salto, la testata o la scivolata) e si inizieranno ad utilizzare i palloncini e a racimolare collezionabili.
Il giocatore dovrà raccogliere tre pupazzetti e tre lecca-lecca per ogni livello, oltre alle gemme che fungono da moneta di gioco. Un’operazione molto semplice per i primi schemi, ma che fin da subito sottolinea la natura del gioco, pieno di muri invisibili e sezioni nascoste che vogliono impostare il gameplay verso una giocata semplice e rilassata ma molto attenta ai dettagli.

Armi e colori gioiosi
Ogni dettaglio del mondo di gioco, sia in primo piano che sullo sfondo, è stato concepito per rendere quanto più gioioso e colorato possibile il percorso da affrontare. Vedremo quindi margherite giganti sullo sfondo oppure nemici talmente simpatici che saremo quasi dispiaciuti di dover affrontare e sconfiggere per poter proseguire.
Le stesse armi concesse ad Ayo sono tutt’altro che letali e pericolose: spade fatte con i palloncini, martelli di gomma, gavettoni, ogni arma serve a far scomparire i nemici, lasciando a terra qualche moneta per riempirci le tasche e spenderle successivamente per qualche potenziamento passivo verso fine gioco.
Si tratta quindi a tutti gli effetti di un platform vecchio stile con l’aggiunta di diverse boss fight nascoste alla fine di molti livelli che, anche in questo caso, si riveleranno essere dei simpatici e bizzarri nemici (come la rana che fa rap citata ad inizio articolo e che si può ammirare nell’immagine sopra) che allieteranno un’avventura dai temi rilassati e molto leggeri.
Si parlerà principalmente di amicizia, di fiducia nel prossimo e dell’importanza di aiutare quest’ultimo durante i siparietti narrati mentre si svolge l’avventura del giovane Ayo, che oltre ad impegnarsi per salvare il suo cagnolino cercherà di farsi bello ad aiutare la sua innamorata.
Il tutto è condito con una scelta musicale non troppo vasta ma molto delicata, che farà entrare fin dai primissimi livelli nel mood di relax e dolcezza del titolo.
C’è un però…

Ayo è sinonimo di relax
Se da una parte il titolo si presenta molto colorato e carino, cioè sotto tutto il comparto grafico e sonoro, regalando un gameplay classico e senza strane scelte strutturali, dall’altra parte il tutto si traduce in un relax talvolta eccessivo, che forse potrebbe rovinare l’esperienza complessiva del videogiocatore.
Per quanto i livelli siano piccoli e poco articolati la loro struttura, piena di luoghi segreti e gemme nascoste, spingerà il giocatore ad esplorare ogni piccolo anfratto di ogni livello, costringendolo talvolta ad incastrarsi in alcune meccaniche che ne rallentano la prosecuzione.
Per fare un esempio pratico, spesso Ayo dovrà utilizzare dei veicoli per progredire nella sua avventura, ed i loro movimenti (o armi) hanno delle animazioni che non si possono in alcun modo velocizzare: sarà così che il giocatore si ritroverà a sparare diversi colpi di cannone verso il robot nemico di turno perché alcuni colpi saranno stati inefficaci a causa delle animazioni del danno.
Una sensazione che diventa talvolta molto pesante durante le boss fight, dove bisognerà attendere alcune sequenze specifiche che porteranno a rendere alcuni scontri davvero lunghi e, purtroppo, noiosi, rovinando un pochino il giudizio complessivo del titolo.

In conclusione possiamo dire che Ayo The Clown è un classico platform decisamente carino e coccoloso e con un stile grafico di una dolcezza e sensibilità rari da trovare nei giochi moderni, ma che pecca dell’eccessiva lentezza e del troppo relax nel quale farà accomodare il videogiocatore in alcuni momenti della sua avventura.
Qualche momento più adrenalinico avrebbe reso di sicuro questo titolo del team di Cloud M1 più interessante e stimolante, riuscendo a fargli raggiungere molto più pubblico di quello che già ha conquistato grazie al suo stile particolare e colorato.