Global Game Jam – 48 ore fra game dev, insomnia e creatività
La Global Game Jam (GGJ) è un evento che si svolge ogni anno durante l’ultimo weekend di gennaio contemporaneamente in tutto il mondo. L’evento consiste nel radunare sviluppatori di videogiochi, o semplicemente gli appassionati, in una sede, dare loro un tema unico e 48 ore di tempo per creare un videogioco, senza nessun’altra restrizione.
La prima GGJ si è tenuta nel 2009 in 51 sedi sparse in 19 paesi del mondo, da quell’anno sempre più paesi hanno iniziato ad aderire a questa iniziativa facendo nascere sempre più sedi in cui poter partecipare (l’Italia ha aderito fin dal 2010 con 3 sedi in cui poter partecipare all’evento, ora nel 2020 se ne contano ben 16).
Lo scopo di questo evento è, semplicemente, quello di divertirsi creando videogiochi. La GGJ nasce unicamente come evento creativo e non come una competizione (a differenza di altri tipi di Game Jam); infatti la partecipazione è aperta a chiunque, indipendentemente dalle sue conoscenze e abilità.
Fra i partecipanti a questo evento si possono trovare figure di ogni tipo, dai designer agli storyteller, per passare dai musicisti ad ogni tipo di artista 2D o 3D che sia, per non parlare degli immancabili programmatori.
GGJ20
Venerdì 31 Gennaio, Politecnico di Milano, alle 9 di mattina una lunga fila di ragazzi sta aspettando il proprio turno per confermare la registrazione e ricevere un cartellino indicante il ruolo che ricopriranno durante l’evento.
Alla fine della registrazione ha inizio una conferenza in cui il Professore Lanzi Pier Luca e alcuni suoi ex studenti (game designer di professione) parlano di game design, sviluppo di videogiochi e soprattutto di come sopravvivere alla Global Game Jam.
Avanti veloce fino alle 3 di pomeriggio; in un’ala del Politecnico di Milano, uno stormo di oltre 600 partecipanti si aggira fra le aule alla ricerca di un gruppo o di un componente da aggiungere al proprio in vista dell’inizio della vera a propria Jam.
Io ho avuto la fortuna di incontrare un team di persone magnifiche, oltre a essere molto ben bilanciato: 2 programmatori, 2 sound designer, 2 illustratrici, un game designer e una storyteller.
Un paio di ore dopo, dopo l’ennesima raccomandazione dei professori organizzatori di dormire, mangiare e bere durante l’evento e, soprattutto, di non rivelare il tema prima che sia rivelato in tutte le sedi partecipanti, viene proiettato un piccolo keynote degli organizzatori e infine rivelato il tanto atteso tema: repair.
Ciò che ha seguito la rivelazione del tema sono 48 ore all’insegna del brainstorming, junk food, disegnatori piegati su tavole grafiche, programmatori insonni intenti a risolvere errori nel codice, gente alla ricerca di un posto per dormire, game designer che danno indicazioni ai componenti del team ancora in grado di campanarci qualcosa e molto altro. Infine, questo delirio si conclude in un escalation di agitazione e imprecazioni contro una connessione internet troppo lenta perché satura di giochi in upload sul sito ufficiale della Global Game Jam.
48 ore dopo la scoperta del tema, 600 sviluppatori, artisti di vario genere e designer si ritrovano in 2 delle aule a disposizioni per presentare il proprio gioco con un piccolo video di 2 minuti, tutto finisce in uno scrosciante applauso.
Per quanto riguarda il team di cui ho fatto parte, abbiamo realizzato un puzzle game cooperativo ispirato a Keep Talking and Nobody Explodes; in cui un giocatore deve dare indicazioni tramite carte da gioco fisiche al suo compagno che dovrà risolvere gli enigmi proposti nell’app di gioco, per chi vuole darci un’occhiata ecco il link.
CONCLUSIONE
La Global Game Jam è un evento perfetto per chi vuole buttarsi nel mondo dello sviluppo dei videogiochi, oppure semplicemente per capire quale e quanto lavoro c’è dietro ad ogni creazione, anche la più piccola e semplice, portando la propria passione per i videogiochi ad un livello superiore.
Come detto sopra, l’evento è gratuito e aperto a tutti, basta aver voglia di fare, divertirsi e conoscere nuove persone (consiglio di andarci senza un team già formato).
Inoltre per chi vuole entrare nell’industria dei videogiochi la GGJ potrebbe essere un buon punto di inizio per capire come muoversi, conoscere qualche futuro collega e, magari, prototipare un gioco che, una volta completato dopo la Jam, potrebbe diventare un titolo di successo ( Super Hot, Surgeon Simulator, Baba Is You e Goat Simulator sono solo alcuni dei giochi nati durante una Jam e completati in seguito).
Quindi consiglio a chiunque sia venuta un minimo di curiosità su questo magnifico evento leggendo l’articolo, di segnarsi l’appuntamento con la Global Game Jam 2021.
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