Treasure Hunter Simulator – Recensione
qualcosa di stranamente intrigante nell’esplorare luoghi esotici, in varie parti del mondo, per recuperare manufatti antichi sepolti per migliaia di anni sottoterra e successivamente ritornare a casa con tanto denaro in tasca, ma questa volta la rapina segreta sotto la Casa Bianca di PAYDAY 2 non c’entra proprio nulla…
La casa produttrice DRAGO Entertainment vuole dimostrare che anche la caccia al tesoro ha bisogno di un posto tutto suo nel mondo videoludico, rilasciando su Steam Treasure Hunter Simulator ad un prezzo decisamente accessibile.
Armati di metal detector
A livello di gameplay, Treasure Hunter Simulator offre al giocatore una sorta di “walking simulator”, dove lo scopo è esplorare varie località per cercare manufatti storici nascosti sottoterra. Grazie al proprio arsenale dotato solo di metal detector e tablet, si potranno compiere missioni per conto di varie organizzazioni archeologiche – che sia recuperare oggetti rarissimi o scattare foto di monumenti particolari – o semplicemente recuperare casualmente oggetti storici per apprenderne il loro passato e venderli per guadagnare denaro extra.
Il gameplay di Treasure Hunter Simulator risulta essere molto basilare. Tuttavia, apprendere la storia degli oggetti che il giocatore recupererà nel suo cammino è proprio la parte interessante di questo simulatore. Sottoterra si potranno trovare vari oggetti di valore che hanno avuto una certa rilevanza nei tempi passati, fornendo al giocatore delle breve descrizioni sulla loro storia e sui loro utilizzi.
Ciònonostante, un difetto non da poco è, attualmente, la mancanza di varietà negli oggetti comuni che si trovano, in quanto si potrà scoprire praticamente tutto in circa 2 ore di gioco (senza contare i manufatti leggendari nascosti ad ogni località disponibile). A detta degli sviluppatori, la varietà migliorerà in una patch futura.
Se la mancanza di varietà può far storcere il naso, il gioco offre in compenso un sistema di progressione con una “storyline” che fa da contorno, seguita leggendo le e-mail del nostro protagonista senza-nome tramite il suo computer personale e accettando i lavori principali dalle organizzazioni archeologiche.
Accettando le missioni principali e svolgendo anche lavori secondari (semplici ma veloci), si potrà salire di livello e guadagnare soldi che serviranno per comprare nuovi metal detector ed usarli per scoprire oggetti nuovi. Tuttavia, Treasure Hunter Simulator non è un gioco da giocare tutto d’un fiato, per il fatto che la progressione può essere abbastanza lenta e la modalità storia, seppur abbastanza ripetitiva, può durare oltre 10 ore di gioco.
Giri turistici
Il titolo è sviluppato con l’Unreal Engine 4 e il lavoro svolto nella grafica è quasi impeccabile. L’interfaccia generale del gioco è comoda, dritta al punto e discretamente bella da vedere con il giusto mix di colori, mentre le location che il giocatore esplorerà nel gioco sono dettagliate, ricchissime di vegetazione e monumenti storici, accompagnate da suoni d’ambiente e musiche rilassanti che variano in base alla località.
Le texture si mostrano molto nitide e varie, mentre l’atmosfera riesce a rendere il mondo di gioco molto vivace e solare, salvo qualche pecca (anche se minore) nella gestione della tassellatura e nel clipping di varie parti del terreno. Ne risente però l’ottimizzazione, dato che il gioco fa fatica a mantenere gli FPS stabili anche con la presenza di “pop-in” nei modelli di gioco.
Commento
Treasure Hunter Simulator è un titolo adatto principalmente ad una certa nicchia di videogiocatori che amano l’esplorazione e la storia, dimostrando loro che questo suo esperimento risulta effettivamente valido e intrigante. Tuttavia, sebbene il primo passo sia positivo, il titolo soffre attualmente di ripetitività e mancanza di varietà nei manufatti e nelle meccaniche di gioco, facendoci capire che c’è ancora del potenziale non ancora sfruttato. Gli sviluppatori hanno annunciato che rilasceranno aggiornamenti post-lancio per migliorare l’esperienza generale del loro simulatore.