Al Teatro Roma suona una banda (Dis)Armata che fa sognare!

Mai più Masada cadrà!
Questo è il motto di una commedia che si configura come specchio fedele della società contemporanea. Una fotografia scattata con una macchina ad aria, immaginaria solo perché non materiale, come la chitarra suonata da Damiano (Michele La Ginestra), quarantenne, sposato, con un figlio e senza lavoro, che negli anni ha collezionato una lunga serie di corsi di perfezionamento tanto curiosi quanto inutili. La moglie rumena glielo ricorda sovente facendogli notare la sua “defisienza”.
Il suo amico Iaio (Ettore Bassi) cerca costantemente di scuoterlo. Iaio, come dice spesso Damiano, <<E’ uno che la sedia a rotelle la nasconde>>, anzi il suo handicap diventa rabbia rivolta verso un sistema che paradossalmente è più immobile persino di lui.
Poi c’è Tito (Sergio Zecca), cieco dalla nascita, senza amici, con una madre che riempie casa e vestiti di naftalina ed un lavoro, quello di professore di inglese, che non è il suo, ottenuto tra l’altro grazie ad una raccomandazione.
Ecco così che Damiano, credendo che una delle sue specializzazioni “defisienti” prima o poi possa rivelarsi utile, risponde all’annuncio di Tito che cerca qualcuno in grado di insegnarli a pronunciare bene quella lingua che fra parlato e scritto proprio <<non fa scopa>>.
Ma Tito cerca anche dell’altro, cerca un paio d’occhi che possano per lui descrivere non solo ciò che gli è sconosciuto ma che possano anche dargli la possibilità di cercare quel contatto umano sempre mancato.
È Damiano, con la sua genuina ingenuità, il collante della commedia, quello che mette tutto in connessione. Fra i tre nascerà così un amicizia all’italiana dove visioni contrastanti della vita lasciano spazio alla passione comune: la musica.
La loro è una sinfonia che non ha bisogno di strumenti per esser suonata e che sembra dire veramente: “Mai più Masada cadrà”!
Come gli zeloti i tre amici, arroccati sulla loro sicura fortezza sul “Mar Morto” di questa società immobile, proveranno a portare avanti i loro sogni. Ma per scuotere ciò che è immobile (almeno apparentemente immobile) spesso c’è bisogno di un terremoto. Questo arriva al momento giusto della commedia e darà vita ad una delle più singolari rivolte immaginabili: un insurrezione (Dis)Armata, dove? Proprio lì, al Quirinale, il cui orologio sempre presente sul palco diventa improvvisamente Sole che irradia la vita umana con un tempo che non basta mai…
Alla fine i soldati romani faranno irruzione nella fortezza e Masada cadrà… ma niente paura, cadrà solo metaforicamente: la battaglia con i propri demoni personali è vinta ed i singoli diventano una vera e propria banda che, seppur priva di veri strumenti per “smuovere” le acque, non perde mai la voglia e la capacità di sognare: questa è la vera conquista della nostra Banda (Dis)Armata!
Info:
Banda (Dis)Armata, di Adriano Bennicelli
Regia di Roberto Marafante
Con Ettore Bassi, Michele La Ginestra, Sergio Zecca
dal 10 al 29 aprile al Teatro Roma, via Umbertide 3, 00181 Roma
orari: dal martedì al venerdì ore 21:00 – sabato ore 17:00 e 21:00 – domenica ore 17:30
prenotazioni: info@ilteatroroma.it – 06.7850626
Enrico Ferdinandi
23 aprile 2012