«Veleno, io di te faccio a meno» al Teatro Martinitt di Milano

«Veleno, io di te faccio a meno» è la nuova commedia in scena dal 6 al 23 novembre al Teatro Martinitt di Milano, scritta e diretta da Roberto D’Alessandro, che vede D’Alessandro recitare al fianco di Enzo Casertano, con l’aiuto prezioso di Paolo Orlandelli come regista assistente e di Domenico Franceschelli come assistente alla regia.
Tutto ruota intorno agli unici due protagonisti sul palco, Memè e Pepè, due visagisti che vivono nel retrobottega di quello che una volta era il Premiato Salone di Bellezza, ormai fallito. Una coppia di fatto, un tempo lavorativa e ora invece solo nella vita.
Con la chiusura del negozio la saracinesca si è purtroppo abbassata anche sulla loro esistenza, rinchiudendoli in queste quattro mura un tempo animate dalle clienti, ora riempite solo dai loro esilaranti battibecchi e battute acide. Una serie di situazioni divertenti inframezzate però da un botta e risposta a tratti velenoso, pieno di rancore per il fallimento subito. Un addossarsi reciproco della colpa, in un legame sempre più claustrofobico. Un imbruttirsi morale e fisico che rischia di far chiudere anche il loro altalenante rapporto, dove l’unico sostentamento è dato dalla pensione della mamma di Memè morta e tenuta congelata per continuare la riscossione dei soldi. Fino all’epilogo, con un improvviso black out out che getta ombre sulle pareti e sul loro stile di vita.
Le risate non mancano ma si rimane scossi dal repentino e inatteso cambio drammatico, quando prevale la rabbia, la violenza e l’offesa. Tanto è leggera e spassosa la parte comica, quanto pesante e soffocante la parte delle vicendevoli ritorsioni dove è sempre Memè a subire il carattere di un Pepè che, pur dipendendo in tutto e per tutto, non perde occasione per manifestare una sua presunta superiorità e rinfacciare improbabili rinunce fatte.
C’è anche spazio per profonde riflessioni e per ricordi che hanno segnato le rispettive vite in questa relazione per alcuni versi al limite della follia. Si prova ciclicamente tenerezza e fastidio in un avvicendarsi di atmosfere solari e cupe. A volte si dimentica persino che sono attori, guardandoli proprio come una vecchia coppia, con le proprie intimità, le proprie dolcezze e miserie date dal tempo che passa, in una consuetudine e routine che può uccidere, dalle quali però basta poco per evadere: un complimento, una carezza e una mano tesa. Unica speranza l’accettazione di sé e dell’altro, per liberarsi e liberare.
Info e prenotazioni:
TEATRO MARTINITT
Via Pitteri 58, Milano — Tel. 02 36.58.00.10
Orario spettacoli: giovedì e venerdì ore 21:00, sabato ore 16:30. domenica ore 18:00.
Biglietteria: da martedì a sabato ore 10:00-20:00, domenica ore 15:00-17.30.
di Paola Mattavelli
9 novembre 2014