“Ghost – Il musical”, l’amore “fantasma” di Zucker approda al Brancaccio di Roma

Portare sul palcoscenico di un teatro un qualsivoglia prodotto frutto dell’industria cinematografica costituisce sempre un rischio: di norma difficile risulta costruire il grandioso impianto di effetti speciali che animano una pellicola e, ancora più arduo, risulta farlo quando ad essere trasposto in formato musical è un capolavoro che da sempre affascina e appassiona grandi e piccini.
Il capolavoro in questione è “Ghost – Fantasma“, il film diretto da Jerry Zucker nel 1990 e vincitore di due premi Oscar, uno dei quali per la miglior sceneggiatura originale e l’altro per la migliore attrice non protagonista, la meravigliosa Whoopi Goldberg.
Il film, che aveva visto lanciare il compianto attore Patrick Swayze nei panni del protagonista Sam (già noto ai più per “Dirty Dancing – Balli proibiti”) e contribuito a confermare il talento di una giovane Demi Moore, è stato poi adattato nel suo copione originale dal premio Oscar Bruce Joel Rubin che l’ha portato in versione teatrale nel 2010 avvalendosi, tra gli altri, della collaborazione di artisti del calibro di Dave Stewart (Eurythmics) e Glen Ballard per la realizzazione di musiche e liriche.
Lo spettacolo musicale, che aveva debuttato a Londra nel luglio 2011 e a Broadway nel marzo 2012, era giunto in tour in Inghilterra e tutti gli Stati Uniti per poi essere tradotto nel nuovo ed entusiasmante sforzo produttivo “Ghost – Il musical” di “MAS Music, Arts & Show“, in collaborazione con “Poltronissima”, che è approdato il 22 gennaio al teatro Brancaccio di Roma.
Ora, dopo lo strepitoso debutto al Barclays Teatro Nazionale di Milano, la storia d’amore più bella e commovente di sempre giunge anche a Roma e riscuote il consenso del caloroso pubblico conquistando anche il cuore dei meno romantici grazie alle deliziose musiche magistralmente interpretate dai due protagonisti di punta, Salvatori Palombi (Sam Wheat) e Ilaria Deangelis (Molly Jensen), e le melodiose note di “Unchained Melody” cantata da “The Righteous Brothers” e più volte ripresa durante la rappresentazione anche dopo la celebre scena del vaso d’argilla.
La poco sentita presenza scenica dei due protagonisti, dovuta principalmente al ruolo loro relegato dalla stessa pellicola, è perfettamente bilanciata dall’imponenza dell’eccezionale Loretta Grace che stupisce il pubblico per la straordinaria interpretazione della sensitiva Oda Mae Brown. Esplosiva ed accattivante, Loretta porta freschezza e divertimento in uno spettacolo che può ancora migliorare e raggiungere il successo da tempo annunciato.
Un’esibizione di altissimo livello quello di Loretta che ha stregato anche i più scettici ed i meno appassionati del genere. La stessa Whoopi Goldberg di lei disse: «Loretta è la migliore protagonista al mondo che abbia interpretato il mio ruolo nel musical “Sister Act”». A farle eco, oggi, è anche Dave Stewart, autore delle musiche originali dello spettacolo, che elogia la Goldberg italiana: «Sentirla cantare è stato come sentir cantare James Brown, Aretha Franklin e Tina Turner tutti insieme».
Un vero talento, padrone del palcoscenico che travolge per l’interpretazione e la straordinaria capacità vocale, è Christian Ruiz che, sebbene calato nei panni dell’antagonista Carl, conquista il pubblico regalando anche attimi di comicità ad inizio rappresentazione.
Le scenografie, costituite da modernissimi schermi LED che riproducono quasi fedelmente le varie ambientazione del film, catapultano gli spettatori nella frenetica vita newyorkese e fanno da sfondo ad una triste ma romantica storia d’amore. “Ghost – Il musical“, per la regia di Stefano Genovese, nonostante la sua giovane età e le piccole mancanze a questo dovute, presenta tutti i presupposti necessari perché si possa parlare di un ottimo spettacolo musicale per una produzione che ha già conosciuto il successo grazie a “Priscilla, la regina del deserto” della passata stagione teatrale.
Un musical, fino al 9 febbraio al Brancaccio di Roma, vivamente consigliato e che merita d’essere visto per l’intensità delle emozioni in grado di comunicare.
Eleonora La Rocca
24 gennaio 2014