“Paolo Villaggio: vita, morte e miracoli” apre la stagione 2013/2014 del Teatro San Babila dal 12 al 24 novembre
Il Teatro San Babila, negli ultimi mesi al centro di una eco mediatica, per una vertenza giudiziaria ancora in corso col suo vecchio gestore, il direttore Gennaro D’Avanzo, non ha cessato l’attività e non è chiuso, come si poteva ipotizzare, ma sia pure in ritardo rispetto alle consuetudini, riprende la sua attività ed inaugura la stagione 2013/2014 con una nuova gestione.
Il suo cartellone è interessante e sul palcoscenico già calcato da personaggi, che hanno fatto la storia del Teatro iltaliano, come Paolo Stoppa, Aroldo Tieri, Peppino De Filippo, Nino Taranto, Glauco Mauri, Rossella Falk, Giorgio Albertazzi, Ernesto Calindri, Lauretta Masiero, Giulio Bosetti, Enrico Maria Salerno, Renzo Montagnani e tanti altri grandi attori, ora vedrà l’istrionico, quanto estroso Paolo Villaggio con il suo “Paolo Villaggio: vita, morte e miracoli”, testo e regia dello stesso Paolo Villaggio, in scena dal al 12 al 24 novembre.
I ricordi riaffiorano leggeri, come condotti per mano sul filo della tenerezza o su quello, più graffiante, dell’ironia. Attraverso le tappe più curiose o divertenti di una vita, si delinea anche uno spaccato della Genova degli anni ’30/’40 e con essa torna il sapore dolce-amaro di quei lontani giorni di scuola, quello delle prime disavventure amorose e quello, decisamente più gradevole, del tempo trascorso con gli amici Gassman, Tognazzi, de André, Ferreri.
Per un personaggio come Paolo Villaggio, tanto è imponete e prorompente la sua presenza, la scenografia, può essere anche facoltativa, infatti il palcoscenico sarà spoglio e le quinte oscurate, perchè sarà lo stesso attore/scrittore a raccontarsi al pubblico tra divertimento e un pizzico di malinconia citando cose realizzate tra cinema, TV, editoria, teatro.
“Sono le tre del mattino nella mia casa bianca sul mare, alle Bocche di Bonifacio, in Corsica. È una magnifica notte senza luna.
Il faro di Capo Pertusato illumina, a intervalli regolari, il soffitto della mia stanza. L’acqua è immobile, non una bava di vento, solo l’odore del mare. Non è una notte normale, questa è la mia grande notte, perché è l’ultima della mia vita.
Maura è addormentata vicino a me: la guardo e provo uno slancio di grande affetto. Sorrido, perché nel suo volto c’è sempre l’espressione di bambina che ho tanto amato. È il momento del distacco.
Le bacio la fronte e il suo odore mi fa tornare a una notte lontana, quando le ho illuminato il viso con un bicchiere pieno di lucciole.
È il 10 agosto di tantissimi anni fa. Ora sono a Genova, in un boschetto di pitosfori sulla spiaggia di San Giuliano, in Corso Italia. Anche questa notte il mare è piatto, non c’è la luna, ma centinaia di lucciole. E i pitosfori sembrano alberi di Natale.
Lì vicino c’è una baracchetta di legno dove vendono pezzi di cocco e si può bere della gazzosa squisita. Prendo un bicchiere di vetro, lo riempio di lucciole, lo capovolgo sul palmo della mano sinistra e, con quella lanterna magica, illumino il viso di mia moglie, che ha quindici anni. E solo in quel momento, per la prima volta e a quella luce speciale, noto una cosa che di giorno non ero mai riuscito a vedere: tante, tantissime piccole efelidi sul suo naso.
Sono sempre stato ossessionato dall’idea di capire se un momento che sto vivendo è un momento felice. Vi confesso, a distanza di molti anni, che quello è stato il momento più felice della mia vita.”
Per chi ama la storia, sul Teatro San Babila, direno che la la sua costruzione è dovuta all’architetto Mario Gottardi, e risale al 1964 per volontà del Cardinale di Milano Giovanni Battista Montini, poi Arcivescovo di Milano e futuro Papa Paolo VI.
Il teatro San Babila venne progettato e realizzato con tecnologie d’avanguardia, ed ora gode di un impianto di traduzione simultanea per congressi internazionali, facendo di esso il Salotto ideale nel pieno centro di Milano per ogni esigenza.
La sala del Teatro, composta da platea e galleria per una capienza totale di quattrocentosettanta posti, è concepita con un’acustica perfetta che fa del San Babila un vero e proprio tempio della prosa.
Dopo questo spettacolo, la stagione 2013/2014 continua con Cochi Ponzoni e Ivana Monti, Alessandro Benvenuti, Lucrezia Lante della Rovere, glauco Mauri, Paola Pitagora, Giorgio Albertazzi etc… Maggiori dettagli sul sito www.teatrosanbabilamilano.it dove potrete scoprire molto altro.
Sebastiano Di Mauro
10 novenbre 2013
INFO:
Martedì – Giovedì – Venerdì – Sabato ore 20.30
Mercoledì – Domenica ore 15.30
Orari Biglietteria
martedì, giovedì, venerdì, sabato ore 14.30 – 21.00
mercoledì e domenica ore 14.30 – 17.30
Oltre che al botteghino del teatro, i biglietti per gli spettacoli sono in vendita anche presso le Filiali di Banca Popolare di Milano.
Biglietteria
Corso Venezia 2/A – 20121 Milano
Telefono 02 798010
info@teatrosanbabilamilano.it