“Uomo e Galantuomo”, oggi l’ultima replica al Manzoni

Uno spettacolo classico di Eduardo De Filippo, Senatore a vita e fra i massimi esponenti della cultura italiana del Novecento, uomo molto divertente e inimitabile .
La commedia scritta nel 1922 racconta le vicende della compagnia teatrale scalcagnata e molto affamata, compagnia teatrale “L’Eclettica” di Don Gennaro, il ruolo che fu di Eduardo De Filippo, ed oggi affidata alla misurata ed efficace maestria di Gianfelice Imparato, fra i nomi eccellenti donato al teatro a favore di arte e cultura.
Ultime battute per “Uomo e Galantuomo” che “nzerra ‘a porta” del Teatro Manzoni per trasferirsi con i tormentoni a Napoli e…” riprendere le prove dell’opera a tinte forti Malanova (cattiva notizia) di Libero Bovio”.
La commedia è stata scritta da Eduardo per il fratellastro Vincenzo Scarpetta e messa in scena nel 1924 con il titolo Ho fatto il guaio? Riparerò!. Il 23 febbraio 1933 la farsa fu rappresentata dalla compagnia di Eduardo “Teatro Umoristico I De Filippo” con il titolo definitivo “Uomo e galantuomo”.
Uomo e Galantuomo, fenomeno globale per generazioni di appassionati, è forse la commedia che di più segna il passaggio di Eduardo dalla farsa alla prosa.
Il giuoco pirandelliano del teatro nel teatro qui diventa una macchina comica perfetta, attraverso il meccanismo della commedia degli equivoci, con battute irresistibili che sono diventate gergo popolare.
Un tale successo che rapisce: “tragedia” nella meschina realtà, riprodurla fondendo semplicemente gli schemi e rompendo i canoni tradizionali del teatro per farli esplodere in ricostruzione farsesca.
E’ ovvio che si ride molto, ma con quel rigore di cui Eduardo si è fatto ambasciatore della sua arte nella storia.
Lo spirito di un territorio in un’atmosfera suggestiva e d’altri tempi radicata in un legame genuino.
.….dalle note di Alessandro D’Alatri:-
“Io scrivo per tutti, ricchi, poveri, operai, professionisti… tutti, tutti! Belli, brutti, cattivi, buoni, egoisti. Quando il sipario si apre sul primo atto d’una mia commedia, ogni spettatore deve potervi trovare una cosa che gli interessa”.
Eduardo De Filippo si descriveva così parlando del suo lavoro. La lessi ancora ragazzo e mi rimase impressa nel cuore. Ma l’ho sentita ancor più forte quando è nata l’opportunità di poter allestire Uomo e galantuomo.
Napoli e la sua lingua. Non starò qui ad elencare tutte le profonde radici che mi legano a quella città. Ma Napoli è un luogo che o lo contieni o è difficile da raccontare. Aspettavo da tempo questo appuntamento artistico con lei, con la sua lingua, con la sua ironia, a volte apparentemente eccessiva, ma così densa di umanità e poesia da renderla ogni volta “teatro”.
Angelo Antonio Messina
27 ottobre 2013
INFO:
Al Teatro Manzoni
dal 10 al 27 ottobre 2013
Biglietto: poltronissima € 32,00; poltrona: feriali € 20,00 – sabato e domenica € 22,00
Orari: feriali ore 20,45 – domenica ore 15,30
L’Ass. cult.La Pirandelliana in coproduzione con Diana OR.I.S. presenta:
Gianfelice Imparato, Giovanni Esposito, Valerio Santoro, Antonia Truppo con Alessandra Borgia, Lia Zinno, Gennaro Di Biase, Roberta Misticone, Giancarlo Cosentino, Fabrizio La Marca in
“Uomo e Galantuomo” di Eduardo De Filippo, regia Alessandro D’Alatri; scene Aldo Buti; costumi Valentina Fucci; luci Adriano Pisi; musiche Riccardo Eberspacher
Dal 30 Ottobre all’11 Novembre al Diana di Napoli.