“La Corte della Formica”: teatro, cinema, narrativa e tanto successo…
Prosegue con successo la nona edizione de “La Corte della Formica”, festival di teatro, cinema e narrativa, ideato e diretto da Gianmarco Cesario. Per la sezione “corti teatrali”, ieri, al Piccolo Teatro Bellini di Napoli, la seconda giornata di rappresentazioni teatrali, aventi come unico filo conduttore l’amore e tutte le sue sfaccettature, tema centrale di questa edizione del festival. Tre gli spettacoli andati scena, “L’amore in un ampolla” di Giovanni De Luise, “Iscariota” di Walter Ravello e “Tre magnifici scapoli” di Claudio Buono. Surreale e profondamente ragionato, “L’amore in un ampolla” racconta di una moglie, alla disperata ricerca del marito, presumibilmente fuggitivo all’interno del proprio appartamento, con lei, i suoi due figli , protagonisti di una spietata lotta, per contendersi l’agoniato affetto materno. Protagonisti in scena, Francesca Borriero, Claudio Fidia e Giuseppe Maria Panico. “Quando si racconta l’amore – ha dichiarato l’autore Giovanni De Luise – si tende generalmente a far emergere un lato positivo, in questo testo, ho provato a raccontare l’amore “pazzo”, attraverso la storia di una madre e del surreale legame che la lega i suoi figli”. “L’amore malato – ha dichiarato il regista Marco Aspride – mi rimandava all’idea di due marionette, e grazie a questa intuizione ed alla bravura degli attori, siamo riusiti a costruire una un contesto, in cui anche i movimenti del corpo, sono parte integrante del messaggio centrale dello spettacolo. “Iscariota (studio sul perdono)” diretto e interpretato da Walter Revello, è risultato di un profondo studio teologico, sulla figura di Giuda, dal quale nasce uno spettacolo, suddiviso in tredici parti dal titolo “L’uomo arrabbiato con Dio”, “Iscariota” è parte di questo. Racconta di Giuda, dei suoi sentimenti , delle emozioni, e del peso di un perdono dovuto, ma forse non automatico. “Questo progetto – ha dichiatato l’autore Walter Revello – nasce da un profondo studio dei vangeli, alla ricerca della reale figura dell’apostolo Giuda, della sua natura, e soprettuto del suo effettivo rapporto con il Maestro. Terzo spettacolo in scena, “Tre Magnifici Scapoli” di Claudio Buono, con Viviana Cangiano, Serena Pisa, Sara Missaglia, Francesco S. Esposito, Paolo Gentile e Carlo Liccardo. Siamo nell’Essex, dove le tre sorelle Weddingspree, devono trovare marito prima che sia troppo tardi. A chiedere la mano delle donne, arrivano tre pretendenti, dall’apparente impeccabile profilo, ma il colpo di scena è dietro l’angolo. “In questo testo – ha dichiarato l’autore Claudio Buono – ho provato a raccontare, attraverso la parodia, una faccia dell’Inghilterra che è stata, attraverso gli stereotipi dello scapolo, delle sorelle in cerca di marito, e principalmente della cultura anglosassone”.”Lo spettacolo – ha dichiarato il regista Giovanni Merano – prende vita da una meticolosa opera di ricerca, opera che la “ricchezza” intellettuale del testo, in qualche modo ci ha imposto. Abbiamo quindi approfondito citazioni ed ambientazioni – continua – per raccontare, senza tralasciare alcun dettaglio storico, l’amore in qualche modo capovolto, dove la sofferenza scompare, ed il confronto, serrato tra le parti è vivo, ironico, pungente”. “Tre Magnifici Scapoli”, al termine della serata, è stato inoltre votato dalla giuria popolare, presente in sala, quale migliore spettacolo della seconda giornata del Festival. Cresce l’attesa in vista delle prossime rappresentazioni teatrali, cosi come il prestigio di un evento ormai consolidato come La Corte della Formica, serbatoio d’arte e di ricerca.
Paolo Marsico
17 ottobre 2013