GP Russia: Mercedes Campione del mondo Costruttori

Campioni del Mondo con tre gare di anticipo. Finalmente la Mercedes conquista oggi al Gran Premio di Russia a Sochi il suo primo Titolo Costruttori della sua storia. La Mercedes aveva già vinto il Campionato Piloti per due anni di seguito, nel 1954 e 1955 con Juan Manuel Fangio, ma all’epoca il Trofeo Costruttori ancora non esisteva, quindi questo appena conquistato oggi è il primo in assoluto, anche se la Mercedes del 2014 è molto diversa da quella del 1954 e 55; quella degli anni cinquanta era una Mercedes “vera”, tedesca fino in fondo, assemblata in Germania e diretta in pista da tecnici e ingegneri tedeschi, mentre quella del 2014 di tedesco ha praticamente solo il nome e parte del motore dato che il resto viene assemblato totalmente in Gran Bretagna a Brackley, ex-sede della Brawn Gp, acquisita dalla Mercedes nel 2010 e alla quale i tedeschi hanno poi dato il proprio nome. Primo campionato vinto come costruttore totale, se si escludono i campionati vinti come motorista ai tempi della Mclaren-Mercedes con Hakkinen nel 1998 e 1999 e con Hamilton nel 2008, e anche come motorista per la Brawn Gp nel 2009 con Jenson Button.
Teoricamente ora potrebbero anche lasciare a briglia sciolta la lotta tra i loro due piloti per chi diventerà Campione del Mondo, anche se Hamilton sembra avere più possibilità rispetto a Rosberg. Oggi infatti l’inglese ha conquistato la sua nona vittoria stagionale davanti al compagno tedesco che al via ha provato a resistere spiattellando la gomma anteriore destra alla prima staccata e da lì la sua gara ne ha risentito parecchio, infatti è andato subito ai box a montare un treno nuovo e si è lanciato in una gran rimonta fino al secondo posto. Dietro di loro la quasi certezza Bottas con la Williams che conquista l’ennesimo podio, seguito dalle due Mclaren di Button e Magnussen, poi al sesto posto la Ferrari di Alonso che si è difeso fino all’ultimo dagli attacchi della Red Bull di Ricciardo (settimo) e a seguire Vettel e Raikkonen. La Mercedes conquista così un campionato che ha strameritato con le sue 13 vittorie (9 con Hamilton e 4 con Rosberg) su 16 gare finora disputate, ottenute grazie alla potenza del suo motore ibrido infinitamente superiore rispetto a qualsiasi monoposto. Si era già capito dalla prima gara in Australia che nessuna squadra era in grado di poter competere e che il mondiale se lo sarebbero giocato solamente i suoi due piloti e così è stato. Il modo di dominare della Mercedes di quest’anno ricorda un po’ il dominio della Ferrari del 2002 e 2004 con Schumacher e Barrichello e un po’ anche il dominio Mclaren-Honda del biennio 1988-89 con Senna e Prost, anche se ai tempi della Ferrari Schumacher demoliva regolarmente il suo compagno di squadra, mentre qui invece la differenza di velocità tra Hamilton e Rosberg è molto meno marcata.
L’altra vera novità di questo weekend è stata ovviamente il circuito. Per la prima volta nella storia la Russia ha ospitato un Gran Premio di Formula 1. Il circuito di Sochi, città situata sulle sponde del Mar Nero e importante luogo di villeggiatura per moltissimi russi, è stato costruito nelle immediate vicinanze del parco olimpico che era stato realizzato per le Olimpiadi Invernali dell’inverno scorso, quindi è stato realizzato una specie di “polo” sportivo con impianti per hockey, pattinaggio su ghiaccio e Formula 1. La pista, disegnata dall’architetto tedesco Hermann Tilke che ha disegnato anche gli autodromi di Sepang, Bahrein, Shanghai, Istanbul, Singapore, Abu Dhabi, Aragon, Yeongam, Nuova Delhi e Austin, utilizza parte (1,7 chilometri circa) delle strade pubbliche attorno al parco mentre per il resto invece utilizza un tracciato inedito. Questo è il secondo grande evento sportivo internazionale in Russia dopo le recenti Olimpiadi Invernali e prima dei Mondiali di Calcio previsti per il 2018. Oggi il Presidente Vladimir Putin era presente all’evento ed ha guidato la premiazione sul podio, consegnando il trofeo a Hamilton, un atto non così frequente per una premiazione di Formula 1 dove solitamente viene inviato al massimo qualche ministro. Qui invece è stato il Presidente in persona a guidare la premiazione, quasi a voler testimoniare la fiducia che nutre nel progetto, infatti è stato proprio lui uno dei principali promoter per realizzare il circuito e a trattare con Bernie Ecclestone le cifre per inserirlo nel calendario.
Ora c’è una lunga pausa prima del prossimo appuntamento a Austin per il Gran Premio degli Stati Uniti in programma per il 2 novembre e solo lì ne sapremo di più su chi sarà il Campione 2014.
Alessandro Cristiano
12 ottobre 2014