Torino-Zenit 1-0 ma non basta, Granata fuori tra gli applausi
Ventura si presenta all’appuntamento di Europa League deciso a ribaltare il risultato dell’andata quando i russi vinsero per 2-0. L’allenatore granata già dalla vigilia era stato chiaro: “Abbiamo qualche chanche solo se non sbagliamo nulla”.
E allora niente turnover e formazione titolarissima confermata in blocco: Quagliarella e Maxi Lopez tandem d’attacco con Amauri pronto a subentrare.
Lo Zenit invece si presenta con la formazione un po’ rimaneggiata viste le assenze di Arshavin e Kerzakhov e la squalifica di Javi Garcia.
Il Torino per novanta minuti ha dominato, schiacciando gli avversari nella loro metà campo, ma grazie al portiere dello Zenit Lodygin e a una buona dose di fortuna sono riusciti ad arginare i padroni di casa. Il gol degli uomini di Ventura ad opera di capitan Glik arriva troppo tardi per poter sperare perlomeno nei supplementari. Lo Zenit passa con l’esperienza e approda ai quarti di finale mentre Ventura perde l’imbattibilità casalinga europea che durava da dieci partite e si arrende a Villas-Boas. Ma i Granata escono a testa alta e tra gli applausi dello stadio dopo aver dato prova di grande carattere.
Cuore Granata ma il gol non arriva – Il Torino comincia subito forte e al 6’ arriva la prima emozione: Molinaro riceve un pallone invitante alle spalle della difesa russa e scavalca il portiere in uscita con un pallonetto che si stampa sul palo, ma l’azione viene fermata per offside. Al 17’ ci prova anche Farnerud, su calcio di punizione, ma il suo sinistro si spegne a pochi centimetri dal palo. Al 35’ è la volta di Quagliarella che conclude a rete su una punizione da diciotto metri, ma la palla è deviata in corner dalla barriera. Sugli sviluppi del corner ci prova Glik di testa ma è murato dalla difesa dello Zenit.
La prima occasione per gli uomini di Villas-Boas arriva al 40’ con Hulk che da posizione defilata conclude a rete ma Padelli blocca senza problemi. Un minuto più tardi sono ancora gli ospiti a rendersi pericolosi con Rondon che raccoglie un pallone in area di rigore ma senza inquadrare la porta da distanza ravvicinata.
Lodygin salva lo Zenit – La ripresa si apre con la punizione di Farnerud che crossa in area e trova la testa di capitan Glik. La conclusione del difensore si insacca ma la rete viene annullata per fuorigioco. Due minuti dopo è ancora Rondon a creare problemi a Padelli con un colpo di testa che però non trova la porta e si spegne sul fondo. al 60’ Witsel tira dai venticinque metri, la conclusione è potente ma imprecisa e sorvola la traversa.
Nel finale di gara le due squadre si affrontano a viso aperto ma le difese sono brave a murare tutte le conclusioni. Al 78’ Lodygin compie un doppio miracolo in pochi secondi, prima sul colpo di testa di Martinez (entrato per El Kaddouri) e poi sulla ribattuta di Gazzi da pochi passi. Ventura le prova tutte e allora fa entrare anche Amauri per aumentare il potenziale offensivo. E proprio l’ex attaccante di Juventus e Chievo al minuto 89’ impegna Lodygin di testa costringendo in portiere ad una devizione in corner spettacolare. Sugli sviluppi del calcio d’angolo arriva il gol dei Granata. Glik salta più in alto di tutti e segna il suo primo gol europeo. Ma non basta e non bastano neanche i sei minuti di recupero per trovare il secondo gol.
Il Torino esce dall’Europa League dopo una gara dominata per novanta minuti, ma esce a testa alta e tra gli applausi.
Meritano 2duerighe:
[su] Lodygin: in una serata difficile salva il risultato con almeno quattro o cinque interventi decisivi. La difesa dello Zenit è costantemente bucata dal Torino ma lui tiene a galla la squadra. non può nulla sul gol di Glik.
[giù] Quagliarella e Maxi Lopez: dovevano ribaltare il risultato dell’andata e invece sono stati inconcludenti. Quagliarella si fa vedere solo per qualche conclusione imprecisa dalla distanza, Maxi in area è evanescente. Lottano molto ma finalizzano poco.
Tabellino
TORINO – ZENIT
Torino (3-5-2): Padelli, Maksimovic, Glik, Moretti, Darmian, El Kaddouri (76’ Martinez), Gazzi, Farnerud (64’ Bovo), Molinaro (82’ Amauri), Lopez, Quagliarella. All. Ventura,
Zenit (4-4-2): Lodygin, Smolnikov, Neto, Garay, Criscito, Hulk, Tymoshchuk, Witsel, Shatov (81’ Ryazantsev), Rondon, Danny (87’ Lombaerts). All. Villas-Boas.
Marcatori: 90’ Glik (T)
Ammoniti: Molinaro, Quagliarella, Gazzi (T), Tymoshchuk, Criscito, Neto, Danny, Lodygin, Smolnikov, Hilk (Z)
Andrea Speziale
20 marzo 2015