La Roma vince ancora e suona la nona sinfonia giallorossa ad Udine
Prova del 9 per la Roma di Rudy Garcia. E’ una squadra, l’Udinese, completamente trasformata e rigenerata quella che la Roma si trova davanti rispetto a quella sconfitta dal Milan nel turno precedente.
L’Udinese è ben messa in campo e dopo pochi minuti sfiora il vantaggio con Muriel che, imbeccato fortunosamente da una spazzata di Lazzari, se ne va sulla destra ma il suo diagonale si infrange sul palo e il secondo tentativo va fuori grazie al disturbo di Castan.
Fioccano i cartellini nella prima mezz’ora: gialli per Maicon, Muriel e De Rossi.
Nella prima mezz’ora la Roma appare meno pungente e meno profonda del solito, orfana di Totti e Gervinho. Tuttavia colleziona tre occasioni da gol: Pjanic con un bel tiro di esterno destro sfiora il palo, Borriello impegna Kelava di testa con palla in angolo e ancora Pjanic su punizione impegna Kelava che respinge con affanno. Al 37° Gabriel Silva, imbeccato da un filtrante magico di Muriel, supera con un tocco sotto delizioso De Sanctis ma Castan in acrobazia respinge ad un metro dalla linea di porta.
Al 42° ottima discesa di Maicon che di punta spara sull’esterno della rete. Il primo tempo si chiude sullo 0 a 0: l’Udinese un pochino meglio della Roma come occupazione degli spazi e col palo di Muriel, d’altro canto anche la Roma ha avuto le sue occasioni per segnare. Ammonizioni anche per Hertaux e Florenzi. Muriel trattiene platealmente Florenzi a centrocampo ma Bergonzi lo grazia letteralmente non ammonendolo per la seconda volta con conseguente espulsione che sarebbe stata sacrosanta. Roma evidentemente danneggiata, visto che avrebbe giocato in superiorità numerica per un tempo intero.
Secondo tempo con la Roma che sfiora il palo da fuori area con un bolide di Maicon servito da Pjanic.
Al 68° Maicon, già ammonito, sgambetta Badu a centrocampo e Bergonzi stavolta non esita e repentinamente manda a due mani (nella destra aveva il giallo e nella sinistra il rosso) l’esterno destro anzitempo sotto la doccia. Ricordando l’episodio di Muriel allo scadere del primo tempo Roma danneggiata tre volte: la prima per la mancata espulsione di Muriel, la seconda per l’espulsione immediata (due pesi e due misure) e la terza sarà il turno di squalifica che Maicon dovrà scontare nella gara interna contro il Chievo Verona.
Nel frattempo Marquinho aveva sostituito Florenzi e, dopo l’espulsione, Torosidis entra al posto di Pjanic per coprire il buco lasciato da Maicon. Hertaux invece viene sostituito da Basta per sfruttare la superirorità numerica. Di Natale poco dopo sfiora il vantaggio grazie ad un passaggio maldestro di Balzaretti che non dosa la forza e colpisce Strootman: il rimpallo libera il numero 10 bianconero che dal limite sfiora il palo con un tiro deviato, impercettibilmente ma in modo decisivo, da Castan. Fuori Borriello, generosissimo, e dentro Bradley. Passano 5 minuti e la Roma, nonostante l’inferiorità numerica, passa in vantaggio proprio con un piattone dal limite dello statunitense. Esplosione del settore gremito dai supporters giallorossi. Gli ultimi 8 minuti vedono una Roma compatta ed un’Udinese, frastornata, incapace di assediare i giallorossi. Ljajic è bravo a perdere tempo sulla bandierina e De Sanctis è attento su due uscite alte. Cala il sipario e la Roma porta via 3 punti che potrebbero rivelarsi fondamentali per la lotta all’Europa delle grandi. Se la Roma è capace di soffrire e vincere questo tipo di partite (l’Udinese non perdeva da più di un anno in casa) può arrivare lontano, più lontano di ogni più rosea aspettativa.
Nona vittoria consecutiva e Roma che sta dominando il campionato.
Gabriele Serraglia
27 ottobre 2013