Il Torino rimonta l’Inter: è 2-2 a San Siro

Una “mancanza di certezze imbarazzante”. Così aveva tuonato Spalletti relativamente alla prestazione mostrata dall’Inter in occasione della sconfitta subita contro il Sassuolo alla prima di campionato. Una definizione che potrebbe essere facilmente copincollata in riferimento al pareggio per 2-2 con il Torino, esito di una partita che ha visto i nerazzurri condurre per due reti a zero, per poi essere rimontati nella ripresa.
Spalletti sceglie il tridente formato da Perisic e Politano dietro a Icardi, con Lautaro Martinez relegato in panchina.
L’ex Mazzarri lascia in panchina il neo acquisto Zaza, optando per Belotti unica punta, supportato da Iago Falque.
Girata di Perisic dopo 6 minuti – Al primo tiro in porta l’Inter è già in vantaggio: Icardi mette in mezzo un pallone insidioso su cui Perisic, in girata, non lascia scampo a Sirigu. Il vantaggio dà fiducia ai nerazzurri, che riescono a creare pericoli alla retroguardia ospite con le accelerazioni sulla fascia destra di Vrsaljko e Politano. Gli esterni interisti riescono a penetrare tra le maglie granata anche grazie al prezioso lavoro svolto da Icardi, spesso in arretramento per creare spazi di inserimento.
Il 2-0 è nell’aria e al 33’ si materializza: punizione dalla trequarti di Politano, De Vrij stacca di testa e batte l’incolpevole Sirigu.
Un vantaggio meritato.
L’unico brivido per i nerazzurri arriva sul finire di tempo, da una punizione di Iago Falque che sfiora l’incrocio alla destra di Handanovic.
Rimonta Toro – Il principale (se non l’unico) pericolo insito nel condurre la partita con un distacco di due reti è quello di dare già per archiviata la pratica. Un peccato di presunzione in cui l’Inter cade al rientro in campo. L’eccessiva rilassatezza della retroguardia nerazzurra permette a Belotti di ricevere indisturbato un lungo lancio di Iago Falque, superare Handanovic in uscita (non perfetta) e depositare in rete.
Il gol del 2-1 dà la sveglia ai nerazzurri, che riprendono a giocare in velocità, con decisione e pericolosità.
Al 63’, Politano, uno dei più attivi, accelera sulla fascia sinistra e mette al centro un pallone veloce su cui Icardi non arriva per un soffio.
Il Torino, però, è un’altra squadra rispetto a quella del primo tempo. L’ingresso di Ljajic dà ai granata quella vivacità che mancava e che, al 67’, si concretizza nel clamoroso pareggio. È Meité, nuovo acquisto granata proveniente dal Monaco, a siglare il 2-2 con un tiro sporco su cui Handanovic non riesce ad arrivare.
Spalletti tenta di riportare la partita sui binari giusti inserendo Keita al posto di Vrsaljco.
Il Torino gioca sulle ali dell’entusiasmo e al 73’ si rende nuovamente pericoloso con Belotti, autore prima di un tiro ribattuto e poi di una volèe alta. Qualche minuto più tardi, è Ljajic, con un destro da posizione angolata, ad impegnare Handanovic.
Nel finale Perisic e Icardi provano a trascinare la squadra verso la conquista dei tre punti, ma senza fortuna. La partita termina sul 2-2. Un pareggio che, per l’Inter, ha un sapore molto, molto amaro.
Meritano 2duerighe:
[su] Politano: uno dei più pericolosi, sicuramente il più vivace. Dalle sue accelerazioni e dai suoi piedi nascono i maggiori pericoli per gli avversari.
[giu] Handanovic: sbaglia completamente l’uscita sul gol di Belotti che dà il via alla rimonta granata.
Il tabellino:
Inter – Torino 2-2 (primo tempo 2-0)
Marcatori: Perisic (I) al 7′, De Vrij (I) al 32′ p.t.; Belotti (T) al 10′, Meité (T) al 23′.
Inter (3-4-2-1): Handanovic; D’Ambrosio, De Vrij, Skriniar; Vrsaljko (dal 27′ s.t. Keita), Vecino, Brozovic, Asamoah (dal 21′ s.t. Dalbert); Politano (dal 47′ s.t. L. Martinez), Perisic; Icardi. (Padelli, Miranda, Ranocchia, Borja Valero, Joao Mario, Gagliardini, Nainggolan, Candreva, Karamoh). All. Spalletti.
Torino (3-5-2): Sirigu; Izzo, Nkoulou, Moretti; De Silvestri, Soriano (dal 16′ s.t. Ljajic), Rincon, Meité, Ansaldi (dal 22′ p.t. Aina); Iago (dal 43′ s.t. Lukic), Belotti. (Ichazo, Rosati, Bremer, Djidji, Edera, Berenguer, Zaza). All. Mazzarri.
Arbitro: Mazzoleni.
Note: Ammoniti Meité, Moretti, De Vrij.