Mclaren MCL33, nuova vita con Renault

Dopo Ferrari e Mercedes alla fine è arrivata anche lei. Venerdì 23 febbraio la nuova monoposto di Woking, nome in codice MCL33, ha fatto la sua prima apparizione sul circuito spagnolo di Los Arcos. Le novità per il team britannico per questa stagione sono molte: nuovo il motore , nuova la livrea e nuovi gli obiettivi da raggiungere. Per il motore la Mclaren ha interrotto la collaborazione con la Honda dopo tre stagioni dai pessimi risultati ed ha abbandonato il propulsore giapponese per passare al Renault, lo stesso che equipaggia la squadra francese ufficiale e la Red Bull. La livrea è totalmente nuova e prevede la combinazione di un arancione papaya e di un blu portato in dotazione dai francesi. L’arancione è una colorazione storica per la Mclaren, che iniziò la sua carriera in Formula 1 proprio con questo colore e successivamente utilizzandolo solo nelle giornate di test invernali. L’obiettivo per questo 2018 è quello di rimanere in scia ai top team, quindi di proporsi come quarta forza dopo Mercedes, Ferrari e Red Bull giocandosi il ruolo di outsider con Force India e Williams. L’aspirazione dovrebbe essere alla portata e per un team come la Mclaren puntare più in basso non sarebbe accettabile. Le ultime tre stagioni sono state disastrose per il team di Woking; la Honda avrebbe dovuto costituire un’opportunità per ripartire da zero con una crescita costante fino a giocarsi il titolo mondiale nel giro di qualche anno ma le prestazioni sono rimaste sempre le stesse e sempre in fondo al gruppo. Certo, i giapponesi hanno le loro responsabilità nell’aver toppato clamorosamente il motore, visibilmente giù di potenza rispetto ai Mercedes, Ferrari e Renault ed eccessivamente inaffidabile, ma anche i vari telai progettati dai britannici è evidente che non sono stati all’altezza. In più alla Mclaren manca uno sponsor principale dal 2013, anno in cui è scaduta la collaborazione con la Vodafone e quattro stagioni senza un title sponsor sono tante. Possibile che insieme ad un colosso come Honda non si sia riuscito a trovare un partner soddisfacente? Ad ogni modo, l’adozione del motore Renault di quest’anno dovrebbe sicuramente portare un po’ di potenza e di affidabilità in più e se il progetto del telaio si rivelerà all’altezza lo storico team inglese sarà in grado di iniziare la sua risalita.
Sul fronte piloti viene confermata la coppia dello scorso anno: Fernando Alonso e Stoffel Vandoorne. Lo spagnolo viene da una stagione disastrosa dove è stato lasciato fermo troppe volte in mezzo alla pista per colpa del motore Honda e a 36 anni suonati dopo un calvario di tre stagioni su questa falsariga, punta a ritornare in cattedra prima che l’età lo condanni. Fernando è uscito intonso dal caos tecnico della sua squadra, la sua classe e determinazione non è mai venuta meno neanche nei duelli delle ultime posizioni. Se la vettura si dimostrerà discreta e non lo lascerà a piedi come negli ultimi anni, allora Fernando Alonso sarà capace di tornare sul gradino più alto del podio. Stoffel Vandoorne affronta invece la sua seconda stagione con la Mclaren e nel corso della stagione passata ha dimostrato di essere un valido compagno per Alonso. La squadra militava nelle ultime posizioni, quindi era più difficile leggere i suoi risultati ma per parecchio tempo il giovane belga ha preceduto il compagno nella classifica generale, salvo poi cedergli e facendosi superare nelle ultime gare. Anche in qualifica non si è risparmiato, sfornando prestazioni interessanti e dando filo da torcere al Alonso. Vettura permettendo quindi, Stoffel Vandoorne potrebbe salire alla ribalta come rivelazione 2018.