Alfa Romeo Sauber C37, il ritorno del biscione in Formula 1

Dopo l’annuncio dello scorso autunno, finalmente ieri è arrivata la presentazione ufficiale: l’Alfa Romeo ritorna in Formula 1 dopo trentadue anni di assenza dalla massima Formula. La Casa di Arese vanta un corposo palmares nella storia di questo sport: è stata la prima squadra in assoluto a vincere i primi campionati di Formula 1 nel 1950 e 1951 rispettivamente con Nino Farina e l’argentino Juan Manuel Fangio. Dopo questi successi la scuderia si ritirò dalle competizioni, pressata dalla concorrenza di Ferrari e Maserati che domineranno i campionati successivi. Il Biscione tornò in Formula 1 solo nel 1977 come fornitore di motori per il team Brabham. Il team britannico guidato da Bernie Ecclestone strinse una collaborazione con la casa italiana per tre stagioni fino al 1979, conquistando come miglior risultato il terzo posto nella classifica costruttori del 1978 dietro Lotus e Ferrari con quattro gare vinte dal pilota di punta Niki Lauda. Nel frattempo, sempre nel 1979, ed in previsione della scadenza della collaborazione con gli inglesi, la casa ritornò in Formula 1 con una squadra tutta sua con l’obiettivo di tornare a vincere il campionato. Tuttavia il ritorno ad una squadra in proprio non portò ad i risultati sperati, la squadra non riuscì a vincere neanche una gara in diverse stagioni ed il miglior risultato fu il sesto posto nella classifica costruttori del 1983 con due arrivi sul secondo gradino del podio con Andrea De Cesaris. La squadra disputò la sua ultima stagione nel 1985 ed in seguito si ritirò a causa dei cattivi risultati e a causa dell’acquisto dell’Alfa Romeo da parte del gruppo Fiat, il quale in quanto proprietario della Scuderia Ferrari, mal tollerava una concorrenza interna al gruppo nello stesso campionato.
Oggi il ritorno in Formula 1 dopo più di trent’anni di assenza è un ritorno completamente diverso. Innanzitutto questa volta l’Alfa Romeo non ha costruito una squadra ex-novo come nel 1979 ma ha stretto un accordo con la scuderia svizzera Sauber come title sponsor del team. La vettura continuerà quindi ad essere costruita dalla Sauber, mentre il motore è un Ferrari identico a quello della Scuderia di Maranello. L’Alfa Romeo entra quindi come sponsor principale per la scuderia svizzera, aumentandone le capacità di investimento per lo sviluppo della vettura nel corso della stagione e cambiandone il nome in Alfa Romeo Sauber F1 Team.
L’obiettivo per la stagione di rientro ovviamente non può essere la vittoria del campionato, quindi è logico che per il 2018 si punterà a ridurre il distacco da squadre come Haas e Toro Rosso. Oltre a questo l’Alfa Romeo potrebbe vestire i panni di team junior per la Ferrari come la Toro Rosso per la Red Bull, ovvero potrebbe fare da trampolino di lancio per giovani talenti che una volta pronti potrebbero approdare in Ferrari. Le due squadre fanno entrambe parte del gruppo FCA, appartenendo alla Fiat da molti anni a questa parte. Infatti la scelta dei piloti sembra andare proprio in questo senso: il monegasco Charles Leclerc, classe 1997 e membro del programma giovani della Ferrari , affiancherà lo svedese Marcus Ericsson, confermato dai vertici svizzeri del team. A dirigere la squadra resterà invece il francese Frederic Vasseur.