Calcio scommesse: il filo si allunga: coinvolti anche ultrà del Bari

Come andrà a finire l’ennesimo filone sullo scandalo del calcio scommesse? Quali criteri verranno adottati dalla giustizia sportiva entro breve tempo nei confronti di atleti e società? Dare la risposta giusta è come risolvere un rebus, anche perchè, con la giustizia ordinaria ancora in corso, che molto presumibilmente, andrà avanti ancora per molto tempo, emettere sentenze sportive affrettate non ci sembra giusto.
Nel frattempo, sono piovuti i primi deferimenti. Tra le le società colpite, tre sono di serie A ( Atalanta, Novara e Siena), dieci di serie B, otto della Lega Pro e una del campionato dilettanti. Tra gli indagati ci sono 61 persone, tra questi spiccano i nomi dell’ex giocatore del Piacenza, Carlo Gervasoni,, Alessandro Zamperini, ex giocatore della Cisco Roma, Luigi Sartor ( ex Ternana), Cristiano Doni ( ex Atalanta). Sotto inchiesta ci sono ben 32 partite. Ben 29 sono di serie B. Ultimo particolare rilevante dell’inchiesta è il messaggio inviato tramite sms, da Vittorio Paolucci dell’Ascoli, ” Ti ho lasciato le maglie in albergo,” al calciatore del Novara Bertani per restituirgli 40 mila euro nascosti in asciugamani per non aver saputo truccare la gara Novara – Ascoli. Nel frattempo, i carabinieri, del Comando provinciale di Bari hanno arrestato tre capi ultra del tifo barese. L’accusa per loro è quella di aver minacciato e preso a schiaffi negli spogliatoi alcuni giocatori biancorossi affinchè perdessero alcune partite del campionato della stagione 2010/11, cioè Cesena – Bari e Bari – Sampdoria, per ricavare incendi somme di denaro. Gli arresti sono scattati subito dopo le rilevazioni fatte dall’ ex calciatore del Bari Marco Rossi ai magistrati.
G. R.
10 maggio 2012