Claudio Ranieri, atto terzo
Claudio Ranieri, il terzo allenatore della Roma da settembre, il terzo atto di un amore incondizionato. Ha accettato la panchina giallorossa dopo quasi quattro ore di colloquio con i Friedkin a Londra. In mezzo la questione minutaggio Dybala legata al contratto, moduli e eventuale futuro in dirigenza. Forse, la prima mossa sensata da dopo l’esonero di Jose Mourinho. Tra i nomi che circolavano intorno a Trigoria per il post Juric l’unico a conoscere l’ambiente e l’unico capace di poter ripristinare un ordine era proprio il testaccino sor Claudio. Come con De Rossi, la tifoseria è divisa a metà tra chi non manda giù l’esonero di settembre dell’ex capitano romanista e vede la stagione ormai conclusa e chi, invece, nutre ancora delle speranze di risalita. Ieri notte, a Fiumicino, presenti molti tifosi ad accogliere il nuovo (vecchio) allenatore. Tra la folla sbuca anche Flavio Cobolli, promettente tennista italiano e grande tifoso giallorosso.
Se la Roma chiama, dico sempre sì
Ranieri sbarca a Roma per la terza volta: 2009, 2019 e 2024. Era subentrato dopo Luciano Spalletti (ora Ct della Nazionale) e dopo Eusebio di Francesco (allenatore del Venezia), ma in situazioni decisamente più rosee di quella che si troverà di fronte già da oggi, data di ripresa degli allenamenti. Dovrà ridare anima e gioco ad una squadra che sembra da mesi spaesata e confusa. Un’organico di giocatori da motivare e sistemare in campo e alcuni singoli da recuperare totalmente. Il capitano Lorenzo Pellegrini e altri senatori come Gianluca Mancini e Bryan Cristante sono stati i tre più fischiati durante le ultime uscite giallorosse date dalle prestazioni insufficienti. Altro duro compito rimettere mano ad una difesa che fa acqua da tutte le parti. 17 goal subiti sono decisamente troppi.
La Roma in questo momento è tredicesima in classifica a 13 punti, molto più vicina alla zona salvezza che alle parti alte della classifica. Impossibile pensare ad un recupero disperato. Gli obiettivi sono salvare il salvabile: Coppa Italia, Europa League e cercare di tornare nelle prime sette per poter competere in Europa anche la prossima stagione. Ranieri sarà il condottiero fino al termine della stagione con la prospettiva di avere un ruolo dirigenziale ma a giugno sarà l’ennesima rivoluzione. Basterà Ranieri? Sarà l’ennesimo parafulmine di questa stagione? Il tempo e il calendario non sono dalla parte dell’allenatore che dopo la sosta dovrà affrontare Napoli, Totthenam e Atalanta. Un girone dell’inferno che spaventa chiunque meno che lui che la Roma la ha nel sangue e che conosce come pochi altri.