Stati Uniti e Messico a Verstappen, Brasile a Hamilton. Il rush finale è alle porte

Il finale di stagione si avvicina sempre di più: si chiude il tris delle gare americane negli Stati Uniti, Messico e Brasile e ci si dirige verso il tris arabo in Qatar, Arabia Saudita (due new entry) ed Emirati Arabi Uniti. Dopo i trionfi di Verstappen negli Stati Uniti e i Messico, in Brasile è stato Lewis Hamilton a vincere, riducendo di sette punti il distacco in classifica dal leader, ora di tredici punti.
Ad Austin, in Texas, Max Verstappen ha portato a casa una vittoria importantissima con una Red Bull-Honda leggermente superiore alla Mercedes. L’olandese è partito in pole ma allo spegnersi dei semafori Hamilton lo ha superato con una manovra di forza. Per ribaltare la situazione la Red Bull ha anticipato la prima sosta per Max e quando è toccato a Lewis fermarsi, è rientrato alle spalle dell’avversario. Anche per la seconda sosta Verstappen ha optato per una sosta anticipata, ma stavolta da leader della corsa. Hamilton è rientrato pochi giri più tardi ma nel finale di gara, grazie alle gomme più fresche, ha messo in mostra un ritmo velocissimo e inavvicinabile per tutti che gli ha permesso raggiungere il leader negli ultimi due giri finali. L’olandese ha resistito e ha tagliato per primo il traguardo davanti al rivale mentre ad issarsi sul terzo gradino del podio è stato Sergio Perez con la seconda Red Bull, portando punti importanti per la classifica costruttori mentre l’altra Mercedes di Bottas non è andata oltre il sesto posto finale dietro alla Ferrari di Leclerc e la Mclaren di Ricciardo.
Il bis di Verstappen ha avuto luogo due settimane dopo a Città del Messico. A conquistare la pole è stato Valtteri Bottas davanti ad Hamilton e alla due Red Bull. La Mercedes ha messo in mostra una netta superiorità nelle qualifiche ma la situazione si è ribaltata in gara. Al via Bottas è stato superato da Hamilton e Verstappen, il quale con una audace staccata alla prima curva è balzato in testa. Il finlandese della Mercedes è poi stato tamponato da Ricciardo alla prima curva finendo in testacoda e in fondo al gruppo. Ma per la Mercedes non si è trattato solo di sfortuna poiché per tutta la gara la Red Bull è stata superiore come ritmo gara, al punto che Verstappen ha inflitto ben sedici secondi a Hamilton a fine gara, il quale è stato incalzato per la seconda parte del gran premio dalla seconda Red Bull-Honda dell’idolo locale Sergio Perez. Il messicano si è portato fino agli scarichi di Hamilton, riuscendo quasi a far guadagnare alla squadra una clamorosa doppietta. All’ultimo giro Sergio è arrivato quasi a portata di sorpasso ma non è riuscito a sferrare l’attacco finale. Tutto ciò non è sembrato importare granchè al pubblico messicano che è andato letteralmente in estasi con delle urla e dei cori da brividi per festeggiare il loro pilota sul terzo gradino del podio nella gara di casa. Il Gran Premio del Messico si è quindi concluso nell prime tre posizioni come in quello degli Stati Uniti con Max Verstappen vincitore davanti ad Hamilton e Perez. L’altra Mercedes di Bottas è stata condannata dall’incidente alla partenza e non è andata oltre il quindicesimo posto. Ai piedi del podio un ottimo Pierre Gasly con la AlphaTauri davanti alle due Ferrari di Leclerc e Sainz. Poi l’Aston Martin di Vettel e l’Alfa Romeo di Raikkonen.
In Brasile invece è andata in onda per la terza volta quest’anno la sessione di qualifica con la Sprint Race al sabato. Prima delle prove del venerdì, tuttavia Lewis Hamilton è stato retrocesso in ultima posizione per una irregolarità dell’ala posteriore della sua Mercedes oltre ad aver già ricevuto cinque posizioni di penalità per aver cambiato il motore. L’inglese aveva conquistato la pole position per la sprint race del giorno dopo ma la scuderia aveva già deciso precedentemente di montare un nuovo motore potenziato prendendosi il rischio della penalità rischio che è stato peggiorato dall’inaspettata irregolarità dell’alettone posteriore che portato alla squalifica e alla retrocessione in fondo alla griglia. In pole è quindi partito Verstappen che però ha chiuso la sprint race al secondo posto dietro a Bottas, il quale ha quindi conquistato la pole per la gara. Hamilton ha rimontato qualificandosi al quinto posto ma la penalità per il cambio di motore lo ha retrocesso al decimo posto, mentre la Ferrari di Sainz si è qualificata al terzo posto davanti all’altra Red Bull di Perez. Al via Bottas è scattato male facendosi superare da Verstappen mentre Sainz e Norris si sono toccati con l’inglese cha ha avuto la peggio con una foratura. Subito dopo il via Bottas è andato largo alla Descida do Lago perdendo la posizione su Perez e così la Red Bull ha iniziato a condurre la corsa con due vetture nei primi due posti. Hamilton, nel frattempo, era scattato dal decimo posto ma in pochi giri si è portato al sesto, superando poi nell’ordine le due Ferrari di Sainz e Leclerc. Al decimo giro Bottas gli ha dato strada in seguito a un ordine di scuderia e così Lewis si è portato già in terza posizione. La Mercedes volava a Interlagos e il suo ritmo era imprendibile così l’inglese ha raggiunto Perez e lo ha sorpassato ma il messicano ha dato battaglia e si è riportato davanti. La differenza di ritmo però era evidente e alla fine Hamilton ha avuto la meglio al giro successivo. Durante il valzer dei pit stop Perez ha perso anche la posizione su Bottas, a dimostrazione dello stato di forma della Mercedes. Verstappen conduceva la gara con sei secondi di vantaggio sul rivale ma la rimonta di Lewis è stata travolgente, grazie anche al motore monstre montato in questa occasione e a venti giri dalla fine si è portato negli scarichi all’olandese. Hamilton ha preso la scia e sembrava avere la meglio all’esterno ma Max allungato la frenata e allargato fuori, mantenendo la testa della corsa. Alla Mercedes si sono infuriati e hanno reclamato una penalità per la manovra al limite. La direzione gara ha lasciato correre e pochi giri dopo l’inglese era di nuovo in scia ma il rivale ha iniziato a spostarsi da sinistra a destra con uno zig-zag molto al limite e il sorpasso non è riuscito. Mancavano dieci giri al termine e stavolta il britannico ha avuto una migliore uscita dalla Curva do Sol ed è riuscito subito a prendere la scia. Verstappen si è spostato una sola volta sulla sinistra, Lewis è rimasto a destra e ha superato l’avversario all’esterno con una manovra spettacolare. Da lì in poi ha preso il largo ed è andato a vincere davanti al rivale, mentre Bottas si è preso il terzo gradino del podio davanti a Perez e alle due Ferrari di Leclerc e Sainz.
Il tris finale nei paesi arabi è dunque alle porte, con ben due piste totalmente nuove in Qatar e Arabia Saudita prima dell’appuntamento finale ad Abu Dhabi. I nuovi circuiti costituiranno una variabile fondamentale per il rush finale del campionato, con piloti e scuderie che partiranno da zero su piste che non conoscono e sulle quali non è ancora possibile fare alcuna previsione.