Gp d’Olanda: Max Verstappen vince la gara di casa e torna in testa al mondiale

Dopo 36 anni la Formula 1 torna a correre in Olanda e torna lì dove aveva salutato il circus nell’ultima edizione del 1985, il circuito di Zandvoort. La pista sulle rive del Mare del Nord a pochi chilometri da Amsterdam aveva ospitato la Formula 1 quasi ininterrottamente dal 1952 al 1985, saltando la partecipazione al mondiale solo in poche occasioni. La pista di Zandvoort ci porta indietro nella storia a innumerevoli ricordi, alcuni bellissimi, altri tragici: dal memorabile duello tra Alain Prost e Nelson Piquet del 1983 all’ultima vittoria in carriera di Niki Lauda nell’ultima edizione del 1985, passando per il terribile incidente che costò la vita a Piers Courage nel 1970 allo spaventoso rogo che nel 1973 causò la morte di Roger Williamson, e infine per l’epico e romantico giro su tre ruote di Gilles Villeneuve nel 1979 con il canadese incurante della quarta ruota quasi strappata.
A far tornare la Formula 1 su un circuito così storico dobbiamo ringraziare Max Verstappen, il giovane pilota olandese che grazie alla sua popolarità ha destato un rinnovato interesse per la Formula 1 da parte del pubblico olandese fino a sfociare in una vera e propria Verstappen-mania che ha coinvolto negli ultimi anni tutti i Paesi Bassi. La Formula 1 torna quindi a Zandvoort ma lo fa con una pista solo in parte identica a quella degli anni 70 e 80. A partire dalla prima edizione del Gran Premio d’Olanda fino all’ultima del 1985 la pista era rimasta sostanzialmente invariata ma l’edizione del 2021 si presenta con una configurazione accorciata poiché nel 1989 una parte dei terreni su cui sorgeva la pista originaria furono venduti. La pista fu così accorciata tentando di riprodurre parte delle curve andate perdute in una nuova sezione, ottenendo un discreto risultato. Zandvoort rimane una pista vecchio stampo, con ghiaia a bordo pista dove non sono ammessi errori, due spettacolari paraboliche che hanno resistito alle modifiche del 1989 e ovviamente dispositivi di sicurezza in linea con i tempi attuali.
Il weekend si apre a sorpresa con il forfait di Kimi Raikkonen, fresco del suo annuncio di ritiro a fine stagione e risultato positivo al covid. Al suo posto corre Robert Kubica mentre Kimi dovrebbe essere di nuovo in pista per il successivo Gran premio d’Italia, che dovrebbe essere la sua ultima Monza della carriera. Durante le qualifiche Verstappen ha conquistato la pole position in mezzo al boato del suo pubblico, seguito da Hamilton, Bottas, Gasly e le due Ferrari di Leclerc e Sainz. Al via Max vola via seguito dalle due Mercedes, mentre la Ferrari di Sainz finisce in un imbuto con le due Alpine Renault e l’Alfa Romeo di Giovinazzi, con Alonso che tocca prima Ocon e poi l’italiano e i tre sfiorano la carambola. Verstappen in testa continua a spingere, staccando Hamilton fino a 5 secondi. L’inglese si lamenta dell’usura gomme e cambia strategia passando da una a due soste. La Red Bull copia subito la Mercedes mentre Bottas non si ferma e grazie alle soste degli altri due va in testa. Il ritmo del finlandese con gomme più vecchie però è più lento e viene subito raggiunto dai duellanti per il mondiale prima di fare anche lui il pit stop. Hamilton è indiavolato e si porta fino a un secondo e mezzo da Verstappen. L’olandese però continua a spingere e distanzia di nuovo il britannico mentre nelle retrovie l’altra Red Bull di Perez, dopo essere partita dai box, rimonta posizioni su posizioni. Nella seconda metà di gara il messicano rinviene fino all’ottavo posto, dando vista ad un duello rusticano con la Mclaren di Norris che sfocia in un duro contatto al limite dove ha la meglio Perez. Giallo nel finale quando la Mercedes ferma Bottas per una ulteriore sosta per cercare il giro più veloce ma comunica al finlandese subito dopo di annullare il tentativo per le eccessive vibrazioni della vettura. Valtteri obbedisce e alza il piede ma fa segnare comunque il giro veloce! A questo punto anche Hamilton si ferma e subito dopo fa segnare lui il record, strappando il punticino al compagno di squadra. Nello stesso momento Alonso supera Sainz all’ultimo giro per il sesto posto e subito dopo Max Verstappen taglia il traguardo da vincitore nella sua gara di casa tornando in testa al mondiale con tre punti di vantaggio. La gara termina con le prime 5 posizioni invariate rispetto alle qualifiche, con la Ferrari che grazie al quinto posto di Leclerc e al settimo di Sainz supera la Mclaren al terzo posto nella classifica costruttori mentre la Mercedes mantiene la leadership. Monza è già dietro l’angolo la prossima settimana e il mondiale è ancora lungo.
Ordine d’arrivo:
- Verstappen (Red Bull-Honda)
- Hamilton (Mercedes)
- Bottas (Mercedes)
- Gasly (AlphaTauri-Honda)
- Leclerc (Ferrari)
- Alonso (Alpine Renault)
- Sainz (Ferrari)
- Perez (Red Bull-Honda)
- Ocon (Alpine Renault)
- Norris (Mclaren-Mercedes)
- Ricciardo (Mclaren-Mercedes)
- Stroll (Aston Martin)
- Vettel (Aston Martin)
- Giovinazzi (Alfa Romeo)
- Kubica (Alfa Romeo)
- Latifi (Williams-Mercedes)
- Russell (Williams-Mercedes)
- Schumacher (Haas)
- Tsunoda (AlphaTauri-Honda) ritirato, motore
- Mazepin (Haas) ritirato, problema idraulico