Gp Brasile: Mercedes campione del mondo Costruttori. Rissa sfiorata tra Verstappen e Ocon

Chi sperava in una battaglia fino all’ultima gara per il mondiale costruttori è rimasto deluso. Domenica pomeriggio, con la sua decima vittoria stagionale, Lewis Hamilton ha portato la Mercedes a conquistare il suo quinto titolo costruttori di fila. Il pilota inglese aveva conquistato la pole position il sabato, seguito dalla Ferrari di Vettel, dal compagno Bottas e dall’altra Ferrari di Raikkonen. Al via il pilota inglese è scattato subito bene insieme al compagno mentre le due Ferrari venivano sorpassate dalla Red bull di Max Verstappen. L’olandesino in pochi giri sorpassava anche l’altra Mercedes di Bottas, in evidente crisi di gomme, e si metteva in caccia di Hamilton. Nello stesso momento le due Ferrari si avvicinavano a Bottas, con un Vettel privo del ritmo necessario per sopravanzare la Mercedes e un Raikkonen invece in ottima forma. Il finlandese ha successivamente sopravanzato il compagno e ha faticato per avere ragione della Mercedes guidata dal connazionale ma è comunque riuscito a superarlo intorno alla metà della gara. Nel frattempo anche Hamilton è stato vittima dell’usura degli pneumatici, che ha permesso a Versteppen di avvicinarlo e di sorpassarlo prendendo la testa della corsa. Sebastian Vettel invece si è trovato a lottare con una vettura non perfettamente bilanciata, perdendo nel distacco dal compagno di squadra e venendo successivamente sorpassato dall’altra Red Bull di Daniel Ricciardo. Il pilota tedesco ha quindi chiuso la gara con un deludente sesto posto. Sembrava ormai che Max Verstappen fosse il candidato per la vittoria finale ma a rovinargli la festa è stato Esteban Ocon, il quale in un imprudente tentativo di sdoppiarsi dall’olandese ha tentato un sorpasso rimanendo affiancato alla prima curva e colpendolo nella controcurva successiva. Entrambi i piloti sono finiti in testacoda e così Max ha perso la prima posizione a vantaggio di Hamilton dovendo quindi proseguire con la vettura danneggiata e guardarsi dalla Ferrari di Kimi Raikkonen arrivata ormai a pochi secondi. Lewis Hamilton ha così festeggiato la sua decima vittoria stagionale, seguito sul podio da Verstappen e Raikkonen e a seguire da Ricciardo, Bottas e Vettel. La deludente prestazione del tedesco ha così precluso ogni possibilità alla Ferrari di combattere per il titolo costruttori, al punto che dal muretto box, verso metà gara, al tedesco è stato ordinato di far passare il compagno Raikkonen, visibilmente più veloce, in modo da andare a prendere gli avversari davanti.
Nel dopo gara sono volate parole pesanti tra Max Verstappen ed Esteban Ocon in seguito all’incidente che li ha visti protagonisti. L’olandese era infuriato ed ha raggiunto il collega mentre entrambi si dirigevano alla bilancia per le operazioni di peso per cercare un confronto. Ne è nato un diverbio dove Verstappen ha spintonato il collega francese della Force India quando sono intervenuti gli uomini della federazione a calmare gli animi. Ocon è stato sanzionato per la manovra imprudente con dieci secondi di penalità durante la gara mentre Verstappen è stato ripreso dalla federazione per il comportamento, inappropriato ma comprensibile, mostrato nei confronti del collega nel dopo gara in mondovisione. Dovrà quindi prestare la sua figura ad eventi promozionali della FIA per la sicurezza stradale. Max ha definito Ocon “un idiota”, sostenendo che durante il diverbio il collega gli avrebbe risposto “dicendo qualcosa di molto stupido”. Dall’altra parte, il pilota francese sostiene di non aver fatto nulla di sbagliato e di essersi sdoppiato più volte con altri piloti nel corso della gara senza il minimo problema e di essere stato aggredito dal collega nel dopo gara.
La pratica di sdoppiarsi in Formula 1 è una prassi consentita dal regolamento e quasi tutti i piloti si sdoppiano regolarmente quando hanno un ritmo più veloce rispetto al pilota che li ha doppiati. Tuttavia, nonostante ciò, la manovra di Ocon appare francamente incomprensibile poiché per sdoppiarsi il doppiato dovrebbe creare le condizioni di sicurezza per farlo e Ocon non lo ha fatto poiché si è affiancato tirando la staccata a Verstappen e successivamente è rimasto all’interno della controcurva successiva; proprio per questo la penalità che gli hanno inflitto i commissari non fa una piega. A concorrere all’incidente è stato anche Verstappen, il quale resosi conto che Ocon lo stava attaccando, ha impostato la controcurva come se la vettura del francese non ci fosse quando invece avrebbe dovuto pensare che il collega non aveva niente da perdere essendo doppiato e che quello che invece aveva tutto da perdere in una collisione era proprio lui dato che in quel momento era il leader della corsa. Verstappen fa bene ad essere infuriato e ha ragione da vendere riguardo alla manovra di Ocon ma viene da chiedersi quante volte Max abbia rovinato le gare altrui con manovre simili a quella di cui domenica è stato vittima. Forse questa esperienza gli insegnerà che in Formula 1 la ruota è rotonda e le manovre che si fanno agli altri prima o poi ritornano indietro.
Ordine d’arrivo:
- Hamilton (Mercedes)
- Verstappen (Red Bull)
- Raikkonen (Ferrari)
- Ricciardo (Red Bull)
- Bottas (Mercedes)
- Vettel (Ferrari)
- Leclerc (Alfa Romeo Sauber)
- Grosjean (Haas)
- Magnussen (Haas)
- Perez (Force India)
- Hartley (Toro Rosso-Honda)
- Sainz (Renault)
- Gasly (Toro Rosso-Honda)
- Ocon (Force India)
- Vandoorne (Mclaren)
- Sirotkin (Williams)
- Alonso (Mclaren)
- Stroll (Williams)
- Hulkenberg (Renault) ritirato, surriscaldamento
- Ericsson (Alfa Romeo Sauber) ritirato, incidente