Essere operati per ipnosi
Quanti di voi hanno subito delle operazioni nel corso della vita? Nessuno di noi vorrebbe andare “sotto i ferri”, però purtroppo a volte capita che per delle malattie più o meno gravi si ricorra a questo antipatico espediente, o per meglio dire, a questo terribile ma inevitabile rimedio.
Ad alcuni di noi fa più paura l’anestesia che il bisturi, forse perché una volta abbandonati i sensi non si sente dolore e quello che rimane è solo un frastuono orribile e un senso di nausea dato dall’aver dormito controvoglia.
Da qualche tempo però, c’è una nuova frontiera in campo medico che si chiama “ipnosi”. Ebbene si, sarà possibile essere operati senza più quel pizzicore al braccio che addormenta il paziente in un sonno forzato, bensì, ci si potrà ritrovare coscienti, in trance e allo stesso tempo non provare dolore.
L’ipnosi in sala operatoria è stata già “testata” su una paziente affetta da tumore alla pelle alla coscia destra, in un ospedale di Padova. L’intervento è durato mezz’ora e alla paziente è stata praticata l’ipnosi anzi che la normale anestesia. I medici hanno fatto il loro compito, incidendo la pelle con un bisturi e rimuovendo lo strato di tumore. L’incisione è stata molto profonda ma nonostante questo la paziente non ha sentito alcun dolore durante l’operazione. L’ipnosi ha salvato questa donna di 42 anni e le ha permesso di sottoporsi all’operazione per rimuovere il tumore, in quanto era allergica a diversi farmaci e presentava reazioni allergiche a qualsiasi tipo di anestesia, anche locale.
Il professor Enrico Facco, docente di Anestesia e rianimazione del dipartimento di neuroscienze dell’università di Padova, ha eseguito l’ipnosi sulla donna. Alla donna sono stati fatti chiudere gli occhi, mentre verbalmente le si induceva uno stato di rilassatezza e benessere. Sono state necessarie due sedute prima dell’intervento per testare il grado di ipnotizzabilità della donna. Prima dell’intervento Facco ha ipnotizzato la donna che dopo poche ore è riuscita ad uscire dall’ospedale con le proprie gambe senza aver sentito alcun dolore.
Come ci spiega lo stesso professore, l’ipnosi, come l’agopuntura, non fa altro che modulare il dolore attraverso le aree cerebrali inconsce.
Jessica Donadio
11/11/2015