Viaggio nella storia dei videogames #4
VIAGGIO NELLA STORIA DEI VIDEOGAMES #4
Videogames Dedicated System
E così ci si ritrova nuovamente sulle pagine di questa istruttiva rubrica. Ma questa non è una boriosa lezione di storia come tante altre cari lettori, questa infatti è la storia della nostra passione, e di noioso c’è ben poco quando si tratta di videogiochi! Chi ha perso lo scorso appuntamento può recuperarlo cliccando QUI, mentre per coloro che non vedevano l’ora di proseguire questo viaggio eccoci presenti, sempre più vicini ad entrare in quella che viene definita l’epoca d’oro dei videogames, buona lettura!
L’Odissea Continua
Anche se vi furono motivi ben precisi per cui il Magnavox Odyssey non ebbe mai il successo auspicato, la console vendette comunque ben 350.000 copie in tre anni, cifra più che rispettabile, rappresentando le vendite della prima console in assoluto, dopodiché la Magnavox decise di terminare la produzione per dedicarsi alle versioni successive dell’Odyssey. Le console che seguirono non erano comunque paragonabili a nuove generazioni di macchine da gioco, ma si trattava piuttosto di versioni sempre più rifinite dell’originale Magnavox Odyssey. Di seguito vi andiamo ad elencare le caratteristiche principali per ogni versione successiva:
Odyssey 100 (1975): Intenzione di Magnavox era già da diverso tempo di progettare una versione dell’Odyssey basata su un singolo chip, ma la Texas Instruments, azienda fornitrice dei chip Magnavox, non riuscì a garantire la consegna entro la data limite proposta dall’azienda, perciò, pur di commercializzare una nuova versione della console, alla fine il Magnavox 100 fu dotato di quattro chip. Uscì con soli due giochi (Tennis ed Hockey) e vide l’implementazione di maggiori controlli sul pad di gioco.
Odyssey 200 (1975): La versione 200 presentava delle caratteristiche del tutto simili alla precedente, ma fu arricchita di ulteriori due chip, un terzo gioco (Smash) e comparve finalmente il punteggio a video di tipo non-digitale. Fu inoltre la prima console della storia a supportare la modalità multiplayer a due o quattro giocatori.
Odyssey 300 (1976): Questa ulteriore revisione, rispetto alle due precedenti, nacque con l’obiettivo di contrastare le console Coleco Telstar (console di prima generazione di cui parleremo in seguito), ed infatti utilizzava il medesimo chip per l’implementazione dei giochi. Questa fu tra le prime console ad essere basate su un solo chip. L’Odyssey 300 presentava gli stessi giochi della versione 200 ma aggiungendo per la prima volta tre livelli di difficoltà crescente.
Odyssey 400 (1976): Essenzialmente identica all’Odyssey 200, compresi giochi e controlli, però questa volta con punteggio digitale a schermo.
Odyssey 500 (1976): Presentava le medesime caratteristiche della versione precedente eccetto che i personaggi al posto di essere rappresentati da una linea avevano finalmente una figura umana, seppur estremamente stilizzata. L’Odyssey 500 aveva un quarto gioco (Calcio), ottenuto utilizzando la grafica del giocatore di “Smash” ed il campo da gioco di “Hockey”.
Odyssey 2000 (1977): Rappresenta una versione aggiornata dell’Odyssey 300. Basata sullo stesso chip singolo, differiva nel controller che presentava un solo paddle rotante invece dei tre delle precedenti edizioni, ed oltre ai soliti tre giochi conteneva anche una modalità allenamento a singolo giocatore per il gioco “Smash”.
Odyssey 3000 (1977): Stesse caratteristiche della precedente versione, compreso l’identico chip, ma il case esterno venne totalmente ridisegnato per offrire una versione estetica al passo coi tempi. I controller presentavano dei paddle removibili senza alcun pulsante.
Odyssey 4000 (1977): Ultima delle numerose revisioni dell’Odyssey, questa console montava il medesimo chip ma implementava otto variazioni dei giochi basati sempre sugli stessi presenti nelle precedenti versioni. Un ulteriore chip in aggiunta permetteva all’Odyssey 4000 di mostrare una grafica a colori anziché in bianco e nero. I controlli erano rappresentati da due joystick removibili.
Odyssey 5000: Sembra che la Magnavox progettò anche un’ulteriore rivisitazione della celebre console, stavolta basata su un nuovo chip (CR861), prodotto da Signetics ed in grado di supportare finalmente una maggiore varietà di giochi. Purtroppo però questa console non fu mai commercializzata.
Philips Odyssey
Sin da subito Philips vendette le sue versioni del Magnavox Odyssey, pagandone i diritti di riproduzione, fino a che, la stessa azienda acquisì la Magnavox nel 1974, ma continuando comunque a commercializzare in parallelo delle versioni della console targate Philips. Queste furono: Philips Odyssey 200, Philips Odyssey 2001, Philips Odyssey 2100.
Ad eccezione della prima, che era esattamente una copia del Magnavox Odyssey 200 con nome leggermente differente, le altre console presentavano invece differenti caratteristiche prese qua e là dalle numerose varianti di Magnavox Odyssey prodotti negli anni a seguire.
Controversie Storiche
Il Magnavox Odyssey è stato anche oggetto di controversie importanti. Infatti, se è vero che Pong sia globalmente riconosciuto dalla massa come il primo vero videogioco a tematica tennistica, fu proprio la versione per la macchina di Baer a fare dapprima capolino, costringendo dunque il colosso Atari ad un patteggiamento nel frangente di un caso giudiziario in cui Pong veniva appunto accusato di essere praticamente identico alla sua controparte per Odyssey.
Più avanti nel tempo, nel 1985, anche la celebre Nintendo tentò di invalidare i brevetti di Baer, sostenendo che il primo videogioco tennistico era Tennis For Two (1958) di William Higinbotham, ma la corte si dichiarò a sfavore di Nintendo giustificando la scelta spiegando che il gioco in esame non disponeva di un segnale video e non potrebbe quindi essere catalogato come videogioco. Nel corso degli anni ‘80 si susseguirono vari casi di citazioni in giudizio, ma Magnavox arrivò sempre al patteggiamento, se non alla vittoria della causa.
Questa doverosa Parentesi sulle numerose rivisitazioni del celebre Magnavox Odyssey ci sembrava obbligatoria per fare il punto sulla prima console della storia in modo quanto più completo possibile, ma il bello deve ancora arrivare, quindi non perdetevi il nuovo articolo esattamente fra un mese!
Numeri precedenti della collana Viaggio nella storia dei videogames
Articolo 1 Articolo 2 Articolo 3
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