Watch Dogs 2: novità e anticipazioni
Il primo episodio aveva sollevato perplessità e critiche, nate probabilmente da errate valutazioni e per motivi sbagliati. La speranza è che il sequel possa seguire una strada meno tortuosa e impervia. Watch Dogs, il videogioco d’azione open world sviluppato da Ubisoft, è ormai pronto a mostrarsi al mondo nel suo secondo episodio. A partire dal prossimo 15 novembre sarà possibile acquistare quello che, complice l’anno sabbatico di Assassin’s Creed, rappresenta una delle novità videoludiche più attese dell’anno.
Le novità
Per quanto riguarda i nuovi aspetti che caratterizzeranno Watch Dogs 2, al di là delle solite promesse riguardanti un’ambientazione più ampia e ricca, Ubisoft si è concentrata sul tentativo di mettere la location, anziché il giocatore, al centro del gioco. Ecco allora che in qualsiasi momento, ad esempio, potrà nascere una rissa tra passanti, a cui farà seguito il pronto intervento della polizia locale. Il tutto ambientato in una delle città più belle degli Stati Uniti, San Francisco, caratterizzata dai suoi spettacolari saliscendi.
La seconda rilevante novità riguarda il protagonista del gioco, che non sarà più la vecchia conoscenza Aiden, rivelatosi in realtà un po’ anonimo, ma un ragazzo di nome Marcus Holloway, hacker ingiustamente accusato di un crimine, appartenente alla community di DedSec ed esperto di parkour. La differenza con il precedente titolo è che il personaggio non si calerà nuovamente nei panni del vendicatore solitario: Marcus Holloway si troverà a dover collaborare con un noto gruppo di hacker, il cui aiuto risulterà decisivo per la riuscita dei suoi intendi. La sua capacità di arrampicarsi, inoltre, permetterà di sfruttare la magnifica città statunitense non solo per ciò che concerne la rete stradale, ma anche in senso verticale.
Molto interessante è la possibilità di crearsi armi da soli, sfruttando il principio della stampa tridimensionale, di cui ancora, però, non si hanno informazioni più dettagliate. Novità che si giustifica alla luce della volontà di Ubisoft di creare maggiore libertà sul tipo di approccio da adottare ad ogni occasione: che si voglia assediare una zona in maniera impulsiva, sfruttare le proprie abilità di hacker o scegliere uno stile furtivo per evitare di essere notati dai nemici, limitando l’uso della violenza. È tutto lasciato nelle mani del giocatore. Come, d’altronde, anche il giudizio che la sua sensibilità videoludica partorirà.