Refrigerio: la genesi di Frigo
Lo scorso 4 maggio usciva ‘Refrigerio’, primo Ep solista di Frigo, membro del crew Quarto Blocco; 5 tracce che anticipano il disco ufficiale, attualmente in lavorazione.
Ciao Daniele, benvenuto sulla rubrica “Fiori di Cemento”. Partiamo dal titolo, ‘Refrigerio’ indica uno stato mentale, sociale, emotivo o nulla di tutto questo?
Fondamentalmente vuole richiamare sensazioni autunnali, un rimando di immagini e sensazioni legate al freddo inteso non senza amore ma in chiave prettamente nostalgica per quello che ricorda.
Cinque tracce, s’è detto; dall’ascolto mi è sembrato fossero distinguibili in due filoni. Puoi confermare?
Vero. L’ep nasce con i primi tre pezzi che ho scritto: Belushi, Pezzi di Vetro e Dicembre. Sono tracce che rappresentano una storia, un momento, una sorta di film raccontato in tre canzoni. V.Q.B e Ogni Giorno sono state aggiunte successivamente.
Qual è, se c’è, il pezzo di Refrigerio cui ti senti più legato?
Dovessi sceglierne uno, probabilmente Belushi, con Caputo. E’ stato il primo estratto dell’Ep, racconta buona parte della mia vita, dai banchi di scuola alle varie esperienze lavorative, con riferimenti all’amore, alla droga, al Blocco. E’ un pezzo di facile immedesimazione, parla di me, della mia vita, come pure della gente del quartiere e di chiunque faccia questo tipo di vita.
La produzione è affidata interamente a Frenetik e Orang3. E’ stata una scelta puramente artistica o indica un rapporto molto forte con i produttori in questione?
C’è una grossa amicizia che ci lega da anni, in particolar modo con Frenetik, che conosco da una vita. Sono stato fortunato perché li ho beccati in un momento in cui erano leggermente meno impegnati, ora sono continuamente in tour con un sacco di gente. Avevo i provini delle prime tre tracce, le hanno ascoltate e gli sono piaciute, quindi abbiamo lavorato insieme sui beat. Ogni Giorno nasce invece da un pezzo strumentale-elettronico di Bob Da Funk, rieditato in studio per farlo calzare meglio al testo.
Parliamo del disco ufficiale. Puoi fornirci qualche anticipazione? Collaborerai esclusivamente con artisti del Quarto Blocco o hai contattato anche altri esponenti della scena romana e non?
In realtà non posso anticiparti troppo. Il titolo ancora non c’è, ho qualche idea. Col Quarto Blocco abbiamo vari progetti in ballo, tra cui un mixtape tutti insieme, poi sono incasinatissimo col lavoro e non ho molto tempo da dedicare alle mie cose. Sicuramente il nuovo disco vedrà la presenza in toto del Blocco e almeno un paio di featuring con artisti ‘esterni’. In questi anni abbiamo maturato rapporti di amicizia e stima con quasi tutta la scena romana, fare nomi è prematuro ma ci sono diversi artisti che spaccano e che vorrei sul mio disco.
In che rapporto sarà con Refrigerio?
Refrigerio ha tonalità cupe, è qualcosa di abbastanza diverso rispetto al tipo di hip hop che oggi va per la maggiore: è ‘conscious’, c’è molto di pensato, di personale. Per il disco nuovo sto lavorando su tracce un po’ più strettamente hip hop, in linea con quello che sto vivendo adesso.
Ringraziamo Frigo per l’intervista e gli auguriamo un grandissimo in bocca al lupo per il primo disco ufficiale e tutti i progetti futuri.
Matteo Muoio