Un pomeriggio con…Weedo
Ciao Weedo e benvenuto a Fiori Di Cemento, stavolta capovolgiamo la scaletta e non iniziamo dal rap ma dal writing, come è nata la passione per questa disciplina e come sei arrivato a far parte del collettivo TDK?
Il writing è stata la prima disciplina alla quale mi sono avvicinato, avevo 15 anni e mi taggavo con il mio vecchio nome, Grido. Facevo parte del gruppo dei ragazzi che si divertiva di più con una bomboletta in mano piuttosto che giocare a calcio come gli altri.
TDK diciamo che mi ci ha tirato dentro Raptuz ma son dentro più per amicizia che per merito, non sono così bravo.
Rimaniamo in tema writing, il tuo writer preferito?
Guarda, per i gusti vado molto a periodi sinceramente ma se devo indicartene uno che mi ha colpito in particolar modo direi DAIM, è completamente fuori dagli schemi.
Finalmente parliamo di rap, i Gemelli sono nati dopo un live a Catania ma quando è stato il momento in cui hai capito che non era più un gioco ma una vero e proprio lavoro?
Non c’è stata una data precisa , me ne sono accorto quando ho potuto dare una mano a casa aiutando i miei con le spese e sono passato a non essere più un “peso” economico. Il fatto di poter aiutare i miei è stato un momento di maturazione e di consapevolezza, ho capito che la mia passione per il rap era diventata un vero e proprio lavoro.
Il live più bello della tua carriera?
Ancora deve venire (ride); sono stati tutti belli, ricordo i primi quando gli Articolo 31 erano in tour nei palazzetti e noi aprivamo la serata quindi eravamo nella fase della gavetta, un adrenalina assurda nel salire quelle scalette ma un grandissimo senso di soddisfazione nel scenderle dopo l’esibizione.
Un altro momento particolare è stato allo stadio San Paolo di Napoli per il concerto di Eros Ramazzotti, vedere la reazione delle curva quando siamo andati via mi ha colpito tantissimo.
Dissing: con Fabri Fibra è lo stato a livello personale o solo musicale?
Assolutamente a livello musicale, nulla di personale, sul rap la vediamo in maniera opposta ma è stata solo una questione che si è fermata alla musica. Ci avevano dissato anche altri artisti, Fibra in quel momento stava scalando la vetta e abbiamo deciso di rispondere.
Vi siete rivisti dopo?
Mai, ne prima ne dopo. Anni fa dovevo andare da mio fratello Ax per il pezzo sul terremoto dell’Aquila dove collaborò anche Fibra, mentre andavo da mio fratello mi si è rotta la macchina, poi son stato male e non si fatto più nulla.
Sai cosa fanno gli altri Gemelli?
Bhe si, Thg lavora al progetto di Amici ed è molto attivo con le produzioni. Thema e Strano sono stati in tour quest’estate con un loro progetto e credo stiano già lavorando al disco nuovo dei Gemelli. Naturalmente ci sentiamo molto meno rispetto a prima per ovvie ragioni ma abbiamo passato tantissimo tempo assieme, siamo praticamente fratelli.
Riprendendo il tema J Ax, un pregio ed un difetto di tuo fratello.
Il pregio sicuramente è la sua bontà, ha un cuore enorme; il difetto è allo stesso momento il suo pregio, è così buono che spesso non si accorge della malizia di chi lo circonda.
Un featuring che vorresti fare?
Se parliamo di rap, al momento direi Mezzosangue.
E potendo scegliere fuori dalla scena?
Ti direi Erika (Erika De Bonis), lei fa musica dance quindi stravolgerei un po’ le sue corde ma mi ha colpito molto la sua voce. Se posso sparare alto però e scegliere con il cuore ti direi Jovanotti, sono certo che lavorare insieme sarebbe fantastico qualunque tipo di canzone decidessimo di fare.
Un rapper della nuova scena che ti ha colpito.
Rocco Hunt per la sua musica, la sua attitudine ed il suo atteggiamento nei confronti dei fan.
Progetti futuri?
Sto preparando il nuovo album, naturalmente uscirà per Newtopia entro fine anno ma non ti posso dire il mese preciso…
Ultima domanda prima dei saluti, la collaborazione più bella fatta fin ora.
Domanda difficile, sono orgoglioso di ogni featuring portato a termine, l’ultimo che ho chiuso è per Riky ed è presente in “Num3r1”. Sceglierne uno, ti dico “Superblunt” con Danti, Torme e i Sud Sound System.
Grazie mille per l’intervista ed in bocca a lupo per il tuo prossimo disco.
Grazie a voi.
Lorenzo Bruno
3 aprile 2015